Tra i ricordi più affettuosi del giornalista Gianni Minà, scomparso ieri all’età di 84 anni, c’è senza dubbio l’intervista – o meglio lo sketch – con Massimo Troisi, invitato a un programma televisivo per festeggiare il compleanno dell’amico Pino Daniele.

L’attore e regista napoletano, morto prematuramente all’età di 41 anni nel giugno 1994, in quel duetto passato alla storia della TV, scherzò sulla “invidiabile agenda” di Minà su cui Castro è segnato con la “F”, come “Fidel”, senza il cognome. Per di più, “quando Minà lo chiama, non attacca ma risponde”. E non finisce qui: “Pino Daniele ha detto a Minà di chiamarmi…. E lui ha sfogliato l’agendina: Fidel Castro, Little Tony, Toquinho, Troisi. E mi ha chiamato”. E il giornalista? Divertito, commentò: “Una serata difficilissima”.

Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, ha ricordato Gianni Minà proprio citando quella gag: “È morto Gianni Minù, uomo ed intellettuale di grandissima cultura e sensibilita’, dal pensiero profondo, il cuore aperto e la mente senza confini, giornalista libero e coraggioso, fuori dal sistema, indimenticabili ed uniche le sue interviste…e come non ricordarlo tra Pino Daniele e Massimo Troisi in TV. Uno dei ricordi più belli che ho da sindaco è la cittadinanza onoraria che ho voluto dare a Gianni nel 2019, perché lui era tanto napoletano, e la foto di Gianni, Pino e Massimo che mi ha regalato, con una bellissima dedica, Rosaria Troisi, sorella di Massimo”.

Il ricordo di Fiorello

Anche Fiorello, il popolare showman siciliano, ha ricordato Gianni Minà a Viva Rai2: “Un grandissimo giornalista a cui io personalmente ero molto affezionato e sono molto affezionato. Gli facevamo più che un’imitazione, una specie di parodia e lui si divertiva molto. È stato il cronista dei grandi, che ha avuto modo di incontrare dal Dalai Lama a Muhammad Ali, personaggi memorabili. Come memorabili erano le interviste che aveva fatto a Troisi e Benigni”.

Lo showman siciliano ha poi fatto ascoltare una delle parodie del periodo di ‘Viva Radio2’: “Questa parodia nacque perché lo incontrai nei corridoi di via Asiago e lui aveva sotto il braccio dei giornali, gli cadde una fotografia e in quella foto c’erano Gianni Minà, il Dalai Lama, Robert De Niro e Ivana Spagna. Gli chiesi ‘Ma come hai fatto a metterli tutti insieme?’ E lui: ‘Sai, gli incontri della vita…’. E da lì nacque questa parodia. Evviva Gianni Minà”.