PALERMO (ITALPRESS) – Crede fortemente nel riscatto sociale “La relazione che cura”, il progetto presentato questo pomeriggio a Palermo, realizzato dall’Associazione Comunità Danisinni grazie alla donazione di UniCredit. L’obiettivo è offrire nuovi servizi al territorio, contribuire al processo di rigenerazione del rione periferico potenziando il Centro educativo, far sì che i ragazzi possano esplorare il mondo circostante con l’uso di PC, telecamere, visori per lavori in 3D, e altri strumenti volti al consolidamento di relazioni in contrasto alla povertà educativa.
“Grazie a questa donazione abbiamo strumenti indispensabili per la formazione, strumenti necessari per realizzare un vero e proprio laboratorio di metaverso”, ha spiegato Mauro Billetta,
“I bambini hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa – ha proseguito Billetta -, per loro è una scoperta, un modo diverso di esplorare la realtà, imparare a utilizzare i dispositivi in modo funzionale, abbracciando più discipline.
Un’attività dunque pedagogica che può essere il seme per processi virtuosi. Danisinni è una grande bellezza da conoscere e da condividere con il resto della città”. Presente anche Salvatore Malandrino, responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia: “Questa donazione è parte di un percorso che abbiamo intrapreso insieme – ha sottolineato -, ed è stata resa possibile grazie a UniCreditCard Flexia Etica, collegata ad un progetto etico. Ci sentiamo bene quando vediamo i frutti di progetti messi in atto a favore delle comunità nelle quali operiamo. Comunità a volte molto difficili, che però non perdono la speranza”. Quella di oggi è la terza donazione da parte della Banca commerciale.
Nell’arco degli ultimi sette anni UniCredit ha infatti concesso, con i fondi della carta etica, risorse per il progetto Biblioteca solidale e la trasformazione di una parte del Fondo Danisinni in una sala di lettura esterna. Tra le attività realizzate nell’ambito de La relazione che cura, infine un Laboratorio esperienziale permanente di eco-sostenibilità in Fattoria sociale, una Formazione sull’accoglienza solidale e turismo esperienziale attraverso l’apertura di un museo virtuale e un circuito itinerante in realtà aumentata. “Dal 2014 ad oggi c’è stato sicuramente un grande processo di crescita”, ha detto Frate Mauro. “La comunità si è adoperata affinchè diversi beni comuni venissero riqualificati e messi a servizio del quartiere – ha aggiunto -. Far credere ai ragazzi che la loro dignità è al pari di chiunque altro e che devono avere gli stessi diritti e stessi strumenti per realizzare i loro sogni è fondamentale. Ognuno di loro ha una sua storia, non possiamo generare sogni che poi imlpodono, dobbiamo sostenerli e incoraggiarli sempre. E’ attraverso l’apporto di tutti che si possono concretizzare grandi cose e ciascuno è prezioso”, ha concluso.

– foto xm3/Italpress –

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