La droga era gestita da Cosa Nostra attraverso una fitta rete di acquisizione, lavorazione e smercio per il successivo spaccio nella più importante piazza catanese. C’era di tutto nel supermarket del clan disponibile per clienti di tutti i tipi ed età.

Il blitz all’alba

Dalle prime ore della mattina, circa 300 operatori della Polizia di Stato sono impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza con cui il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha disposto misure cautelari personali nei confronti di 41 soggetti a vario titolo indagati e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione di tipo mafioso.

Le accuse

Ad essere colpiti sono presunti appartenenti al clan Cappello-Bonaccorsi. le accuse, a vario titolo, oltre che l’associazione mafiosa, riguardano l’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, il porto e la detenzione di armi da fuoco e lo spaccio di vari tipi di droga.

Nella piazza non mancava alcun tipo di offerta di stupefacente, si andava dalla cocaina al crack, dalla marijuana all’hashish).

In particolare, durante la lunga inchiesta supportata da intercettazioni soprattutto video attraverso telecamere piazzate in tutto il quartiere in punti strategici, è stata documenta la gestione di una grossa “piazza di spaccio” operante nella città di Catania.

Ieri una operazione nel Siracusano

Ieri una operazione antidroga era stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Noto hanno arrestato un 24enne di Avola, accusato di detenzione abusiva di armi, munizionamento e stupefacenti.

La perquisizione in casa

Nel corso della perquisizione nell’abitazione del giovane, i militari hanno 2 fucili, uno dei quali con matricola abrasa, e munizionamento di vario calibro, nonché 53 grammi di stupefacente tra cocaina, crack, marijuana e hashish, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura.

Ai domiciliari

L’arrestato è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare.

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