ROMA (ITALPRESS) – “Alibaba.com fornisce una serie di strumenti digitali per semplificare quello che è il commercio globale di un imprenditore che decide di esportare i propri prodotti made in Italy. Per fare questo, ci avvaliamo di una serie di servizi, che vanno dall’educazione nei confronti dell’imprenditore, in modo da offrirgli tutti gli strumenti per fare sourcing o indicizzare meglio i propri investimenti pubblicitari, fino all’avere anche una strategia, ovvero qualcuno che lo affianca a livello globale per aggredire questi nuovi mercati quando decide di esportare i propri prodotti ed entrare in contatto con buyer dislocati in 200 paesi nel mondo”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Michela Rubegni, marketing director Europa di Alibaba.com, colosso cinese della vendita online e dell’e-commerce b2b: “Quando si parla di Alibaba.com, si parla di un focus sul b2b, di imprese che si occupano dell’export verso nuovi mercati, che vogliono esportare il loro prodotto made in Italy verso buyer di tutto il mondo – ha ribadito soffermandosi poi sui settori più rappresentati sulla piattaforma – Principalmente si tratta di prodotti appartenenti alle categorie principali che poi muovono le piccole e medie imprese italiane, dal food alla cosmesi, passando per il settore del beverage o il vitivinicolo. Tutto ciò che rappresenta il focus dell’imprenditore italiano si rispecchia sulla piattaforma, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta”.
Infine, sul ruolo dell’intelligenza artificiale in Alibaba.com: “A oggi per noi non rappresenta un sostituto – ha spiegato Rubegni – Quello che per noi è fondamentale sottolineare è che si tratta di un alleato che va di nuovo a semplificare i processi operativi e quindi a ridare il tempo all’imprenditore o a chi opera nella piattaforma, per poterlo poi allocare su altro. Invece di andare a fare una serie di processi operativi, come può essere quello dell’upload di prodotti sulla piattaforma, che comunque è un processo molto meticoloso e operativo, questo viene fatto con l’ausilio di un prodotto, per esempio lo ‘smart assistant’, con l’intelligenza artificiale che viene in supporto e dà la possibilità di indicizzare e dare titoli utili all’indicizzazione del prodotto – ha spiegato – Questo va sensibilmente a diminuire il tempo che l’operatore o chi per lui avrebbe dedicato in questo processo molto manuale. C’è anche la possibilità di avvalersi della chatbot, che entra a contatto con l’intelligenza artificiale. Avendo a che fare con molti paesi in tutto il mondo e buyer che parlano molteplici lingue, questo processo va a velocizzare e suggerire una traduzione simultanea – ha concluso – Anche lì non solo riduce il tempo, ma anche le risorse che si renderebbero necessarie all’interno dell’organico dell’impresa”.

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