“Capitale Cultura: essere o avere?”. Prima tappa nazionale a Casale Monferrato, oggi, sabato 7, e domani 8 aprile, del laboratorio permanente “Paradigmi Culturali a Confronto” nato su impulso del Comune di Casale per continuare il percorso compiuto fino alla top ten di Capitale Italiana della Cultura 2020.
Oltre a quella di Casale e Agrigento, sono presenti infatti anche le delegazioni delle altre città finaliste. Per il Comune di Agrigento presenti sia il consulente per il Programma Agrigento 2020 e direttore del Distretto Turistico Valle dei Templi, avvocato Enzo Camilleri, che i co-founder di We Plan che hanno redatto il dossier di candidatura, Giorgio Re e Roberto Daneo.
Oltre a loro all’evento realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria e con il coinvolgimento di Regione Piemonte, Associazione del Paesaggio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato, del progetto Hangar e della Fondazione Fitzcarraldo, partecipano ben cinque dei sette commissari membri della Commissione Giudicatrice di nomina ministeriale: il presidente Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Cristina Loglio, Maria Luisa Polichetti e Giuseppe Piperata. Partecipa inoltre Elena Piastra, vicesindaco di Settimo Torinese, finalista per Capitale Italiana della Cultura 2018, già tra i protagonisti ad Agrigento del convegno “La Cultura per lo sviluppo delle Città” nel dicembre scorso al Collegio dei Filippini.
All’Accademia Filarmonica di Casale la città di Agrigento ha presentato la sua esperienza e il suo dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura sviluppando il tema proposto: “Quale paradigma culturale esprime?”. Per ogni modello presentato dalle città è stato costituito un tavolo tematico, i cui lavori proseguiranno domani mattina dalle 10 nel Palazzo Comunale. A conclusione dei singoli tavoli, avrà luogo una sessione plenaria conclusiva dopo la quale, nei giorni successivi, verranno redatte relazioni che saranno il punto di partenza degli appuntamenti del Laboratorio Permanente sui Paradigmi Culturali. I moderatori di ogni tavolo condivideranno quanto emerso tema per tema, in una sessione plenaria conclusiva. La restituzione di quanto emerso sarà convertita in documenti di testo che verranno trasmessi come punto di partenza per successivi incontri del Laboratorio permanente sui paradigmi culturali.
«Un’importante occasione di confronto e di stimolo per Agrigento 2020 – afferma il sindaco Lillo Firetto -. Prosegue il cammino per il riconoscimento di Agrigento come città della Cultura e si aggiungono tasselli fondamentali nella rete nazionale e internazionale che sostiene la nostra idea di celebrazioni dei 2600 anni di storia della città. Agrigento ha creduto sin dalla partecipazione al Lubec nella città di Lucca alla Rete delle città della Cultura e a quella volontà condivisa allora di proporre un recupero delle energie e competenze espresse con la candidatura delle città finaliste in una logica di rete. Aver partecipato al bando e a questi processi è più che una competizione. Rappresenta una spinta fortissima e un riconoscimento nazionale delle iniziative che Agrigento ha avviato per uno sviluppo legato al patrimonio culturale e alle sinergie funzionali alla promozione della città sia in Italia che all’estero. Un ringraziamento particolare al sindaco Titti Palazzetti e all’assessore alla Cultura di Casale Monferrato Daria Carmi per aver avviato sapientemente e con lungimiranza l’iniziativa del Laboratorio”.
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