21 bivonesi raccontano l'isolamento lontani da casa

“Bivonesitudine ai tempi del Covid19”, il blog dei bivonesi lontani dalla terra natia (VIDEO)

Quando il peso della lontananza si fa opprimente, la mente affoga nei ricordi dell’infanzia, tra le mura di casa e quelle del paese natio, ripercorrendo strade, affetti e racconti che ti hanno cullato e cresciuto costruendo la tua personalità che ora si esprime in un luogo diverso e lontano centinaia o migliaia di chilometri da quei luoghi.

Nell’entroterra siciliano, incastonato tra i monti Sicani sorge Bivona, una ridente località dell’agrigentino che ha generato i suoi figli e poi li ha sparsi per il mondo in cerca di un futuro. Un distacco espresso nello spazio ma non nel tempo, perché la memoria degli espatriati è sempre rivolta alla dolcezza del passato e passeggia tra i vicoli del paese. Sono ventuno ragazzi, uomini e donne, che oggi più di prima si trovano a riflettere sulle radici comuni e sul senso di appartenenza alla terra natia. Lo fanno attraverso storie e videoracconti condivisi in un blog e in una pagina Facebook ad esso legata, dal nome “Bivonesitudine ai tempi del Covid19”.

Ventuno ragazzi per ventuno giornate, in una sorta di doppio Decameron.
Dal 13 Aprile al 3 maggio 2020 ogni giorno viene pubblicato un testo o un video diverso che rappresenta il modo con cui viene vissuto questo attaccamento alla propria terra. Un sentimento che è forte in chi è rimasto a Bivona ma è altrettanto tangibile nei bivonesi di mare aperto che anni fa per studio o lavoro hanno lasciato la propria terra. Tra i promotori dell‟iniziativa: Ivo Abate, Mauro Benasio, Felice Pendola e Sandra Castellano.

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C’è Pietro che da Piacenza rievoca le impressioni delle giornate afose e soffocanti d’estate, sdraiato in camera sua in quell’angolo di terra del profondo sud, legando i ricordi al testo di una canzone di Vinicio Capossela, “Camera a Sud”, usato anche come metafora di uno stato d’animo preciso e nostalgico: la “camera a sud” è quel posto da cui vorresti fuggire e al contempo il luogo in cui vorresti rifugiarti perché in realtà ti offre tutto.
C’è Jessica, da Carmagnola (Torino), che ci guida verso un’analisi su cosa significhi realmente andare via e rifondare, perché “vivere lontano da casa non è per tutti”. Un racconto lucido sul senso di responsabilità e la forza di volontà alla base di una partenza definitiva.

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