Protestano gli architetti siciliani dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, presieduto da Giorgia Meloni, del nuovo codice dei contratti. “Pronti a scendere in piazza, dicono. E’ così stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo codice dei contratti, redatto dalla Commissione, appositamente costituita, presso il Consiglio di Stato, dal precedente Governo Draghi. Sono gli architetti agrigentini, che hanno seguito l’evoluzione dei lavori della commissione incaricata, a paventare che con il nuovo codice adesso “scompare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio”.

Tutte le contestazioni al nuovo documento

Secondo i professionisti, con il nuovo documento approvato dall’Esecutivo nazionale, “vengono fortemente ridimensionati strumenti indispensabili per promuovere la qualità del progetto, come i concorsi di progettazione” e “viene ulteriormente chiuso il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio piccole e ai professionisti di talento”. Con nuovo codice inoltre “vengono calpestati i diritti dei liberi professionisti e vengono rilanciate procedure stantie, come l’appalto integrato, che relegano il progetto ad un ruolo del tutto marginale nell’esecuzione delle opere pubbliche”.

“Noi snobbati dal Governo nazionale”

In occasione della Conferenza nazionale degli Ordini degli Architetti di Italia, che si è tenuta Roma, al Centro Congressi Trevi, il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola, ha contestato al presidente del Consiglio Nazionale l’assenza attorno ai tavoli istituzionali impegnati nella riforma del codice dei contratti. “Dallo scorso mese di luglio – dice La Mendola – abbiamo più volte rappresentato al nostro Consiglio nazionale, la necessità di un pronto intervento per superare le gravi criticità del testo redatto dal Consiglio di Stato”.

Il peggiore provvedimento degli ultimi 30 anni in materia di lavori pubblici

Secondo gli architetti, si tratta del “peggiore provvedimento in materia di lavori pubblici degli ultimi trent’anni”. L’Ordine degli Architetti di Agrigento, che è pronto a scendere in piazza per contestare una riforma del Codice che segnerebbe un passo indietro di quasi trent’anni, unitamente agli altri Ordini Italiani, scriverà nei prossimi giorni una lettera aperta al Presidente del Consiglio Meloni e al ministro al ramo Salvini, affinché il testo del provvedimento, che deve essere ancora sottoposto al parere delle commissioni parlamentari, venga modificato, in “zona cesarini”, per recepire gli emendamenti proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche.

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