In poche ore è diventato virale l’errore ortografico posto su uno dei cartelli stradali nei pressi della Valle dei Templi ad Agrigento. Un errore che non è passato inosservato agli attenti visitatori della neo capitale italiana della Cultura. Ad inorridire i visitatori, sarebbe lo strafalcione riscontrato in uno dei cartelli che orienta i passanti verso la casa natale di Luigi Pirandello, indicando la destinazione come “Pirandello Casa natale contrata Caos”. Lo scivolone ha scatenato un’ondata di ironia e indignazione sui social media, dove molti utenti hanno condiviso il loro stupore e critiche riguardo la svista.
La risposta di Anas
L’errore ha fatto il giro del web con commenti che spaziano dall’umorismo all’indignazione per una svista considerata inaccettabile soprattutto in un periodo così significativo per la città. In risposta alle polemiche, Anas, la società che gestisce le strade italiane, ha prontamente annunciato che il cartello errato è stato rimosso e sarà sostituito tempestivamente.
In una nota ufficiale, Anas ha sottolineato il proprio impegno nella valorizzazione culturale e artistica della regione, evidenziando gli sforzi già compiuti negli anni precedenti, tra cui l’ammodernamento della statale 640 e l’installazione di segnaletica turistica lungo l’infrastruttura.
“Anas conferma il massimo impegno per la valorizzazione culturale e artistica dell’itinerario, avviato negli anni scorsi – si legge – in sinergia con l’assessorato regionale e le associazioni per la valorizzazione del territorio, Anas ha ancora in corso interlocuzioni per migliorare contenuti e leggibilità”.
Agrigento capitale della cultura 2025, si alza il sipario sotto l’egida di Empedocle
“Lasciati abbracciare dalla cultura” è lo slogan scelto per promuovere le iniziative di “Agrigento capitale italiana della cultura 2025” e che, insieme al logo e al piano di comunicazione, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa nei locali di Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. Oltre al direttore del Parco, Roberto Sciarratta, sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura e al turismo Costantino Ciulla, Roberto Albergoni e Giacomo Minio, rispettivamente direttore generale e presidente della Fondazione Agrigento 2025. Hanno partecipato come ospiti don Giuseppe Pontillo, direttore dei Beni culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, e Alessandro Patti, presidente della Fondazione Teatro Pirandello. Presenti, in videocollegamento, Luca Morvilli, Ceo della Qubit Italy e Daria Carmi, project manager della Carmi e Ubertis Milano.
“Avremo un appuntamento il 10 e 11 gennaio con Pesaro – ha spiegato Giacomo Minio, presidente della Fondazione Agrigento 2025 – che passa ad Agrigento il testimone di Capitale della cultura. Il 14 saremo a Roma, dal ministro Giuli, con il quale presenteremo ufficialmente il programma degli eventi, e il 18 gennaio avremo il piacere e il privilegio di avere ad Agrigento il presidente della Repubblica e parte del governo. Sono stati stanziati per Agrigento Capitale della cultura altri due milioni di euro, voglio fare un ringraziamento al presidente Schifani. Mi auguro che ci sia un clima assolutamente positivo e costruttivo perchè noi siamo sotto i riflettori internazionali”.
Il programma culturale
Il programma culturale di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 si ispira alle quattro radici di Empedocle. I quattro elementi, fondamentali per la vita – acqua, terra, aria e fuoco – generano forza immortale se uniti dall’amore, provocano morte quando primeggia l’odio. Il nuovo brand valorizza la poliedricità del territorio di Agrigento e i quattro elementi di Empedocle. La componente segnica acquisisce la forma della A di Agrigento grazie alla combinazione dei quattro elementi, rappresentati semanticamente da elementi stilizzati e dal colore. La A vuole essere anche accoglienza, armonia, accettazione, altro, amicizia, arricchimento e scegliere una lettera per un logo significa aprirsi alla possibilità di farla diventare facilmente un’icona.
“Come spesso accade nelle capitali italiane della cultura, dopo il logo di candidatura – ha detto Roberto Albergoni, direttore generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 – si arriva a un logo di progetto che possa poi durare negli anni e portare avanti tutto quello che nel 2025 verrà realizzato. Oggi presentiamo il logo di progetto, si fa un punto su quello che è stato fatto e sulle prossime iniziative, prima fra tutta la conferenza stampa di presentazione del programma al ministro della Cultura, Alessandro Giuli e, a seguire, la cerimonia di apertura, il 18 gennaio, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e tanti ospiti per cui riserveremo delle sorprese. E’ un programma molto denso, molto fitto, molto vasto che il 14 gennaio sarà svelato a tutti. Ci saranno gli eventi – ha aggiunto Albergoni – di tutti gli artisti che da ottobre fino ad oggi sono stati già stati in residenza qui ad Agrigento, a Lampedusa e in altri comuni della provincia a visitare i luoghi e a confrontarsi con la comunità locale per capire insieme che tipo di progetto sviluppare. Ci sono delle previsioni che parlano dell’arrivo di due o tre milioni di turisti e visitatori, ma ormai siamo talmente vicini all’avvio che preferiamo aspettare i primi dati man mano che arriveranno. La città non è del tutto pronta, ma il lavoro che viene fatto nell’anno di Capitale della cultura, di preparazione della città a offrire dei servizi di qualità, fa parte del progetto, quindi non bisogna pensare che tutto dovrà essere pronto e finito a dicembre del 2025 ma che quest’anno serva a lasciare in dona una struttura che possa dare servizi per gli anni successivi”.






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