Quarantotto migranti sono sbarcati a Lampedusa. Il barchino di 7 metri, a bordo del quale c’erano 14 minori, è stato agganciato dalla motovedetta Cp 327 della guardia costiera. Dopo il trasbordo delle persone, che hanno dichiarato di essere originarie di Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Sudan, è stato lasciato alla deriva.

La partenza da Sfax

Il gruppo ha riferito d’essere partito da Sfax, in Tunisia. Ieri, su 10 diverse barche, a Lampedusa erano giunti 502 migranti.

Hotspot pieno

Sono 1.437 i migranti che si trovano in questo momento nell’hotspot di Lampedusa: la struttura, che potrebbe invece alloggiarne poco meno di 400 (389 per la precisione) è al collasso. Per questa mattina la prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco di 91 persone, fra cui 50 minori non accompagnati, sul traghetto di linea Veronese che giungerà in serata a Porto Empedocle. Ieri, con i due traghetti di linea, da Lampedusa erano stati complessivamente trasferiti 355 migranti.

Altre 27 persone in difficoltà al largo Libia

Un barchino con circa 27 persone a bordo partito da Bengasi, in Libia, si è messo in contatto con Alarm Phone per un problema al motore. Lo rende noto la stessa organizzazione in un tweet. Secondo quanto riportato, la scorsa notte il motore del natante ha smesso di funzionare. “Abbiamo informato le autorità – si legge nel tweet -, ma non è in vista ancora alcuna operazione di salvataggio”.

Ieri altra giornata drammatica

Ieri sempre a Lampedusa è stata un’altra giornata difficile e drammatica al tempo stesso. A figurare anche un bambino tra le vittime delle ultime traversate di migranti. Si tratta di un neonato di soli 20 giorni trovato morto sul barchino soccorso nella notte dalla motovedetta della capitaneria di porto nelle acque antistanti l’isola di Lampedusa. I medici hanno effettuato un’ispezione sul corpo del neonato e confermato che le cause del decesso sono compatibili con quanto dichiarato dalla madre al momento del soccorso, ovvero che il neonato soffriva di problemi respiratori.

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