Il noto imprenditore Francesco Gramasi da domani inizierà uno sciopero della fame nell’isola di Lampione, lembo di terra disabitato da tempo appartenente a Lampedusa. La sua iniziativa in segno di protesta contro mass media e istituzioni per come viene dipinta la situazione nell’isola Agrigentina. “Non si fa altro che parlare di migranti che sbarcano – afferma Gramasi – ma in realtà in giro per l’isola non se ne vede neanche uno. Eppure nell’immaginario collettivo si instilla un’idea sbagliata di questa meravigliosa terra. E tutto questo non fa altro che danneggiare un territorio che già soffre per il fattore dell’insularità”.
Le ripercussioni, migliaia di turisti in meno
Per Gramasi questa informazione che passa ogni giorni finisce per creare una cattiva immagine, con ripercussioni pesantissime. “Ho avuto modo di fare una ricognizione con i titolari delle strutture ricettive dell’isola che conosco tutti – precisa -. Quel che emerge è impietoso. Ad oggi a Lampedusa si contano qualcosa come 150 mila turisti in meno. Con le notizie dell’arrivo di migranti si susseguono le disdette. La cattiva informazione che ruota attorno a questi sola sta mettendo in ginocchio l’economia di un intero territorio nell’indifferenza di tutti”.
Il problema dell’hotspot e le voci che si rincorrono
Questa mattina in visita a Lampedusa all’hotspot che accoglie i migranti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Con lui anche la commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson. Piantedosi in conferenza stampa ha smentito la voce di un allargamento dell’attuale hotspot. Nei giorni scorsi era trapelate voci di una possibile struttura di accoglienza per 6 o 8 mila migranti. “Se così fosse sarebbe una tragedia per Lampedusa – ha sottolineato Gramasi -. La linea politica della presidente del consiglio Giorgia meloni la considero valida. Ma sul problema migranti bisogna andare dalle parole ai fatti. Aveva promesso la creazione di una barriera navale per evitare i continui sbarchi. Ebbene, è tempo che si cominci davvero a farlo”.
Chi è Gramasi
Gramasi è un imprenditore che lavora soprattutto sul fronte del turismo. Ama Lampedusa dove da 30 anni ogni anno trascorre le sue vacanze. La considera un’isola “ancor più bella dei Caraibi” che però ritiene non adeguatamente supportata. Ecco il motivo della sua protesta con sciopero della fame che comincerà domani all’isola di Lampione. “Non mi muoverò da lì – precisa – sino a che non ci sarà l’impegno quantomeno dell’indizione di un tavolo tecnico per le problematiche inerenti all’immigrazione su Lampedusa”.
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