– Un ragazzo egiziano è morto, pare per esalazioni di benzina, mentre era su un barcone carico di migranti che stava facendo rotta verso Lampedusa. Le condizioni del mare non sono più buone, durante la traversata alcuni migranti sono caduti in acqua. A bordo del natante in legno è stato il panico e in tanti si sono mobilitati per cercare di recuperare i compagni di viaggio.

Durante questi tentativi si è rovesciata una tanica di benzina e trasudando dal legno – queste sono le prime, frammentarie, ricostruzioni – ha ucciso il giovane egiziano che era sotto coperta. A recuperare il gruppo di profughi sono stati i militari della Guardia costiera che hanno trovato appunto anche il cadavere del giovane.

La motovedetta dei soccorritori è in viaggio verso la maggiore delle isole Pelagie. Solo quando i sopravvissuti e i soccorritori giungeranno a molo Favarolo si potrà fare chiarezza su quanto è effettivamente accaduto.

Il giovane viaggiava assieme ad altri 36 migranti, su una barca di 7 metri di legno, durante la traversata da Sfax, in Tunisia, verso Lampedusa. A raccontare ai soccorritori della Guardia di finanza cosa è accaduto sul natante sono stati gli egiziani, pakistani, sudanesi e somali che erano sulla stessa carretta.

Il giovane egiziano, assieme ad altri 5 connazionali, era sottocoperta, pare stesse dormendo, quando la barca ha iniziato ad imbarcare acqua che si è, all’improvviso, mischiata con le taniche di benzina presenti nella piccola stiva. I migranti sono riusciti – secondo i loro racconti – a recuperare gli altri egiziani, salvandoli dall’annegamento. Il ragazzo è stato tirato fuori dalla stiva invece quando era ormai troppo tardi ed era già morto. Al momento dello sbarco dei 36 e della salma a molo Favarolo, la polizia Scientifica ha effettuato i rilievi sull’imbarcazione che è stata posta sotto sequestro.

Migranti: aggiudicati i lavori per l’hotspot di Porto Empedocle

E’ stata la ditta Tommasino Metalzinco di Cammarata (Agrigento) ad aggiudicarsi, ieri sera, i lavori per la realizzazione dell’hotspot a Porto Empedocle. Domani, la Prefettura di Agrigento effettuerà le comunicazioni di rito e, se non nella stessa giornata, in quelli immediatamente successivi, verrà aperto il cantiere. Si comincerà a lavorare subito, senza attendere l’esito delle verifiche burocratiche che seguono ordinariamente le aggiudicazioni. Non c’è infatti tempo da perdere, serviranno 3 mesi per realizzare il centro di primissima accoglienza di Porto Empedocle e, anche in base ai disordini ieri, sembrano sono troppi. In contrada Caos verranno collocati dei moduli abitativi che potranno ospitare 200, 250 persone. In queste strutture, che garantiranno una accoglienza dignitosa, verranno effettuate le procedure di fotosegnalamento, rilievo delle impronte digitali e dunque identificazione. Accanto, a circa 150 metri, quindi i migranti potranno raggiungere l’area di pre-identificazione a piedi, verranno collocate delle tende e sarà il posto dove potranno essere accolti, e assistiti dalla Croce Rossa italiana, i migranti che verranno fatti sbarcare a Porto Empedocle.

Migranti: tensione e caos a Porto Empedocle

Momenti di forte tensione e caos con rischio di una rivolta da parte dei migranti, nella tarda serata di ieri, nell’area di pre-identificazione creata all’estremità del porto di Porto Empedocle (Agrigento). Durante la distribuzione di panini e bottigliette d’acqua, i migranti presenti – circa 1.100 – si sono accalcati, chiedendo ripetutamente da mangiare. Sono intervenuti i poliziotti, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa. Al porto Empedoclino sono accorsi anche il prefetto e il questore di Agrigento, rispettivamente Filippo Romano ed Emanuele Ricifari. Proprio il questore, durante i momenti di fortissima tensione, è entrato nell’area di pre-identificazione ed ha cercato di riportare la calma. Ancora una volta, con grande abilità, l’ordine e la sicurezza pubblica sono stati mantenuti dalle forze dell’ordine che però faticano a gestire tante persone, fra cui donne e bambini, sistemati in un’area che non è assolutamente attrezzata per questi numeri. Il caos, ieri sera, è scoppiato durante la distribuzione del cibo: 1.400 i panini, e il doppio di bottiglie d’acqua, date a tutti gli ospiti presenti.

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