Prima le minacce su Facebook poi l’arresto per una intera famiglia che reagisce male all’arrivo dei Carabinieri. I militari della Compagnia di Licata hanno arrestato tre persone, padre e due figli ventenni, con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Si tratta di Pietro Angelo Lauria di 58 anni e i due figli Jason di 24 anni e Nicolò di 27 anni.

La vicenda inizia qualche giorno fa sul più popolare social network, Facebook, dove prende il via un diverbio tra la moglie e madre dei Lauria e un’altra signora di Licata.

Da quel momento, secondo la ricostruzione dei carabinieri, una vera e propria escalation di violenza che dal mondo virtuale passa a quello reale e culmina con colpi di arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia “rivale”seguiti da una sassaiola contro le finestre.

“Tu sei un morto che cammina”, avrebbero detto all’uomo della famiglia rivale. E ancora; “Stasera vedrai”. E “Ti sei permesso di metterti in bocca il nome di mia moglie e quindi entro stasera morirai tu e tutta la tua famiglia”.

L’intervento dei carabinieri dopo la denuncia della famiglia ‘aggredita, si dimostrava subito difficile per la reazione anche all’indirizzo dei militari da parte dei protagonisti di questa vicenda che si opponevano alla perquisizione disposta nella loro. Momenti di tensione sia nella casa dei Lauria che in caserma dove i tre erano stati condotti per l’identificazione.

Il gip del Tribunale di Agrigento ha convalidato l’arresto disponendo per i tre familiari gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.