Ancora sbarchi a Lampedusa e ancora problemi all’hotspot di nuovo pieno. La scorsa notte un barcone con centinaia di migranti a bordo è stato soccorso in nottata a 4 miglia da Lampedusa mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco.

La tragedia è stata evitata grazie all’intervento delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che hanno scortato l’imbarcazione in porto.

Sono complessivamente 370, tra cui 13 donne e 33 minori, i migranti sbarcati in nottata a Lampedusa da un barcone soccorso a 4 miglia dall’isola dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

Lo ha reso noto il sindaco Totò Martello a conclusione delle operazioni in porto che sono terminate all’alba dopo che un gruppo di abitanti dell’isola, guidati dall’ex senatrice della Lega Angela Maraventano, aveva inscenato una manifestazione di protesta sulla banchina del molo.

I profughi sono stati trasferiti alla Casa della Fraternità, gestita dal parroco don Carmelo La Magra, anche perché nell’hot spot di contrada Imbriacola sono ammassati altri 1.160 migranti, dieci volte la capienza massima prevista dalla struttura. Una situazione di emergenza più volte sottolineata dal sindaco che ribadisce le sue critiche verso il Governo: “A Lampedusa lo Stato non esiste – dice Martello – ormai siamo di fronte a una situazione ingestibile. Non so ancora quando e come verrà organizzato il trasferimento di queste oltre 1.500 persone. Mi è stato comunicato che il traghetto di linea con Porto Empedocle non approderà stamane a Lampedusa a causa delle cattive condizioni meteo. In compenso si recherà a Linosa per recuperare il portellone che si era staccato nei giorni scorsi dalla nave
Sansovino”.

Il maxisbarco sull’isola, dove nelle ultime 24 ore erano approdati altri 500 migranti su una trentina di piccole imbarcazioni, ha fatto scattare una nuova emergenza e scatenato la protesta di un drappello di abitanti guidati dall’ex senatrice della Lega Angela Maraventano che hanno cercato di impedire il passaggio dei mezzi di soccorso sulla banchina. “Siamo stanchi – ha detto la Maraventano -, vanno rimpatriati immediatamente. Impediremo con tutte le nostre forze di farli passare”.

Il sindaco Martello che nel pomeriggio aveva inviato una lettera al presidente tunisino Kasis Saied minacciando di raggiungere il Paese nordafricano con la sua barca percorrendo al contrario la rotta dei migranti, davanti al barcone appena giunto in porto non riesce a nascondere la propria rabbia: “Siamo in ginocchio – sbotta -, con questi arrivi all’hotspot si supereranno le 1.500 presenze. La situazione è insostenibile: o il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo”. Anche se dal Viminale sottolineano che le partenze dalla Tunisia sono nettamente calate ad agosto rispetto al mese precedente, è innegabile che nelle ultime ore il flusso sia ripreso a pieno ritmo, come testimonia il bollettino degli ultimi sbarchi: 30 nella giornata di venerdì, altri otto sabato compreso l’arrivo dei 49 trasbordati dalla Lous Michel, la nave battente bandiera tedesca finanziata da Banksy, che ha soccorso nelle ultime ore 130 migranti.

Una situazione aggravata anche dall’emergenza Covid-19 e dalle polemiche politiche che stanno arroventando questo ‘caldo’ agosto lampedusano.

‘Nella notte sbarcati in un colpo solo ben 450 immigrati a Lampedusa, quasi il doppio dei tunisini rimpatriati dal governo in tutto il mese di agosto: è l’ennesima prova del totale fallimento del Viminale, mentre le ong coccolate da Conte e Lamorgese sono pronte a portare in Italia altre centinaia di clandestini. La situazione è fuori controllo, Lampedusa è assediata, migliaia di immigrati rischiano di invadere le nostre strade a quarantena finita e c’è un grosso rischio sanitario. Eppure, per Conte-Lamorgese-Pd-5Stelle-Renzi-Leu il pericolo sono i siciliani e gli altri italiani che si oppongono all’invasione. Per me ci sarà il processo a Catania, il 3 ottobre, e contro Musumeci c’è stato il ricorso al Tar. Questo governo spalanca i porti e vuole arrestare gli italiani che dicono NO” dice il leader della Lega Matteo Salvini.

 

 

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