Minacciano di chiudere la Valle dei Templi. Sono i sindacati della Cgil, Cisl, Uil, Cobas Codir, Sadir, Ugl e Siad dopo un incontro lo scorso 9 giugno con il direttore del Parco, nel quale è stato comunicato che ancora ad oggi non si è provveduto al pagamento delle spettanze dovute al personale per gli anni 2018-2019-2020, per servizi richiesti dall’amministrazione per sopperire alla carenza di organico.

“Una situazione questa divenuta oramai non più sostenibile – dicono i sindacati – dopo l’accorpamento al Parco della Valle dei Templi del Museo Regionale P. Griffo, della Biblioteca Casa natale Luigi Pirandello ed altri trenta siti minori (per dimensioni ma non per importanza), la gestione della vigilanza e la fruizione degli stessi, con sole 160 unità di personale è diventata insostenibile”.

I sindacati, inoltre, rivendicano il mancato pagamento delle spettanze dovute (2018-2019-2020) chiedono l’intervento dell’assessore Alberto Samonà sulla critica e difficile gestione di questo immenso patrimonio culturale.

“Pertanto, nel dichiarare, sin da subito lo stato di agitazione – si legge in una nota dei sindacati – si riservano di utilizzare tutti gli strumenti previsti per legge in casi estremi alla chiusura dei siti in questione. Per questo motivo chiedono un incontro urgente con all’Assessore ed al Dirigente Generale, al fine di evitare un danno all’immagine della nostra Regione, in un momento in cui il rilancio del turismo è uno degli obbiettivi più importanti per l’economia dell’Isola”.

“La notizia dello stato di agitazione dei dipendenti del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, comunicatomi oggi con una nota sindacale congiunta, mi ha indotto, già oggi stesso, a chiedere al dirigente generale del Dipartimento, Sergio Alessandro, la convocazione urgente del direttore del Parco Roberto Sciarratta per approfondire e risolvere i problemi economici lamentati dal personale.

È interesse di noi tutti comprendere quali siano stati i motivi del ritardo nel pagamento delle spettanze dovute e provvedere nel più breve tempo a ripristinare serenità tra il personale. Siamo alla ripresa di una stagione che vede i beni culturali agire da protagonisti per il rilancio dell’economia dei territori e occorre che ciascuno faccia responsabilmente e al meglio la propria parte per garantire la continuità dei servizi e il rispetto degli accordi sindacali pregressi”. E’ quanto dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà.