Un insegnante si è gettato dalla finestra di una scuola e non ce l’ha fatta D.C. dopo il ricovero in ospedale. L’insegnante in servizio all’istituto per geometri Ines Giganti Curella di Licata ieri mattina alle 8.15 si è lanciato da una finestra del terzo piano, nel retro dell’edificio scolastico, dove ha sede la Biblioteca.

E’ morto in ospedale

L’uomo era sopravvissuto per qualche ora ma le sue condizioni erano apparse subito gravissime ai medici dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso che hanno disposto il trasferimento all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le fratture erano multiple e gravissime, tuttavia i medici hanno avviato le terapie nel tentativo di salvarlo. Nel pomeriggio però, il quadro clinico dell’insegnante si è aggravato e poi è morto.

Insagini in corso

L’uomo aveva 47 anni e secondo quanto riportato dai media locali, pare soffrisse di patologie psichiatriche, tanto da indurre il dirigente a destinarlo a un incarico amministrativo. Sotto shock l’intera scuola dopo l’accaduto. A indagare sono i Carabinieri della locale stazione.

Il misterioso suicidio di Vincenzo, il caso finisce a Le Iene

Il caso di Vincenzo Cancemi, il 42enne di Pachino trovato morto il 28 aprile scorso nella casa di campagna dei genitori, in contrada Lettiera, a Pachino, è finito alla trasmissione Le Iene, andato in onda ieri sera su Italia 1. Per l’uomo, la Procura di Siracusa ipotizza il suicidio e tra gli elementi di prova c’è un video in cui il 42enne annuncia alla sua compagna il suo gesto disperato.

La famiglia

Per la famiglia le circostanze sono chiare, da tempo chiede un’autopsia sulla salma, che da circa un anno è nell’obitorio di Pachino per volontà dei parenti, rifiutatisi di celebrare il funerale del 42enne. Nelle settimane scorse, il gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco si è riservato sulla decisione sulla opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Siracusa nel procedimento sulla morte di Vincenzo Cancemi. La compagna avrebbe dichiarato di aver ritrovato il 42enne impiccato ad un albero e subito avrebbe chiamato il 118, la famiglia nutre dei dubbi su questa ricostruzione.