Tragedia Ravanusa nell’Agrigentino. Sale il bilancio delle vittime dopo una notte di ricerche in uno scenario che sembra quello di una guerra. Una fuga di gas, la paura, l’esplosione e il crollo di tre case.
Cresce il numero delle vittime accertate
Salgono a tre le vittime accertate della tragedia Ravanusa, mentre restano due le persone estratte dalle macerie in vita, due donne, e restano sei i dispersi fra i quali non ci sarebbero bambini come si temeva nelle prima fasi degli interventi di soccorso.
Estratto il corpo della terza vittima della tragedia Ravanusa
Un terzo corpo senza vita è’ stato estratto intorno alle 8 e mezza del mattino dalle macerie di una delle palazzine crollate in seguito all’esplosione determinata da una fuga di gas a Ravanusa. Ci sarebbero ancora sei dispersi. Due le persone sopravvissute. La quarta è stata individuata ma si trova ancora sotto le macerie e bisognerà recuperarla per avere certezze
Le vittime accertate
Le vittime finora accertate sono due donne e un uomo. Le loro generalità non sono ancora state rese note. I vigili del fuoco scavano da ore con le mani evitando di usare mezzi meccanici nella speranza che qualcun altro sia ancora vivo.
Due donne estratte vive, una racconta la tragedia
I superstiti estratti dalla macerie sono due, entrambe donne. Una delle due racconta la tragedia:”E’ improvvisamente andata via la luce, poi sono venuti giù il tetto e il pavimento”dice Rosa Carmina.
La donna, 80 anni, estratta viva dalle macerie, è stata intervistata da Repubblica nell’ospedale di Licata dove è stata portata dopo essere stata estratta dalle macerie della sua casa. Carmina ha raccontato le voci dei vigili del fuoco mentre era sepolta dai sassi e di aver urlato fino a farsi trovare.
Ha sentito anche la cognata, che abitava al piano di sopra, invocare aiuto. Anche lei si è salvata ed è stata recuperata poco dopo, mentre un familiare è morto e 8 persone sono ancora disperse.
La fuga di gas
La palazzina è crollata a seguito di una esplosione dovuta a una fuga di gas dalla condotta. “Non ho sentito alcun odore di gas nei giorni scorsi”, ha precisato la donna.
Non ci sono bambini fra i dispersi
“Per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita”. Lo ha detto il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo.
La cronaca della tragedia Ravanusa
Un boato ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20.30. Nel paese agrigentino di oltre 10 mila abitanti, a 50 minuti di auto dal capoluogo e a più di due ore da Palermo, la gente è scesa in strada terrorizzata.
“Una bomba, una bomba” gridavano. Poi col passaparola e con le chat di Whatsapp hanno capito dove fosse avvenuto lo scoppio di un tubo del metanodotto che ha innescato l’esplosione: in via Trilussa dove una palazzina è crollata ma almeno altre due sono state coinvolte e sarebbero state fortemente danneggiate o addirittura crollate. E’ subito divampato un incendio.
Il panico in Paese
Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. Il bilancio, ancora senza certezze, parla di 12 persone disperse tra cui tre bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta. Ma il conteggio è ancora tutto da stilare. Sono quindi giunti nella zona dell’esplosione con le fiamme alte i carabinieri, i vigili del fuoco le ambulanze. L’energia elettrica è stata tolta in tutta la zona.
La zona dell’esplosione sembra un campo di battaglia. Fumo, macerie, gente impaurita che vaga tra la polvere. Calcinacci, pezzi d’infisso, mobili, porte sono stati scagliati a decine di metri dal luogo dell’esplosione.
In Sicilia i vertici di vigili del Fuoco e protezione Civile
Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi sono in partenza per Ravanusa, dove un’esplosione ha provocato vittime e dispersi. Curcio e Parisi arriveranno in mattinata, per fare un punto con i soccorritori.
I primi soccorritori
Tre squadre di volontari (Procivis, Guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) sono state le prime a raggiungere Ravanusa in aiuto dei soccorritori locali. Anche il capo del dipartimento regionale della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, è poi arrivato a Ravanusa. Cocina ha chiesto alle squadre di soccorritori della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e delle organizzazioni di volontariato di partecipare alle ricerche dei dispersi.
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