• Abusivismo nella Valle dei Templi e indagine della Procura
  • Sequestrate strutture abusive all’interno del Parco
  • Una persone indagata per diversi reati
  • Samonà “Bene il sequestro”

Gazebi, strutture chiuse, un patio, una cisterna idrica, ma anche uno scivolo per disabili. I carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, assieme ai militari della compagnia di Agrigento, hanno sequestrato più strutture abusive all’interno del Parco della Valle dei Templi.

Indagini del 2019 della Procura

L’azione è frutto di un provvedimento del gip del tribunale di Agrigento su richiesta della Procura. Un’indagine avviata – nell’ambito della campagna “Tutela del patrimonio paesaggistico e dei siti archeologici marini” – nell’ottobre del 2019 che ha permesso d’accertare che non era stata concessa alcuna autorizzazione dalla Soprintendenza per i beni archeologici, né dal Parco per le opere realizzate sulla struttura originaria “Case Valenti” della Valle dei Templi.

Una persona indagata

Il provvedimento di sequestro preventivo attesta il concreto pericolo che “la libera disponibilità di quanto sopra indicato possa aggravare o protrarre le conseguenze dei reati ipotizzati, in quanto vi è il rischio che l’uso delle res approfondisca ed aggravi la lesione dei beni giuridici protetti”, così scrive il gip del tribunale di Agrigento nella motivazione del decreto eseguito dai carabinieri del nucleo Tpc di Palermo. Iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante della società che gestisce il punto di ristoro, al quale vengono contestati i reati di abusivismo edilizio, opere illecite, uso illecito e opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità di essa.

Samonà “Bene sequestro in Valle dei Templi”

Non è tardato il commento dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, in merito al sequestro delle strutture abusive all’interno del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, su provvedimento del gip.

“Se qualcuno pensava di spostare le lancette indietro di qualche decennio, quando le opere abusive passavano inosservate, si è sbagliato di grosso – ha sottolineato Samonà –. Ringraziamo il Nucleo per la tutela del patrimonio culturale e tutta l’Arma dei carabinieri per l’incessante azione di contrasto dell’illegalità e dell’abusivismo”.

Aggiunge: “Ho personalmente telefonato al comandante Gianluigi Marmora del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale per esprimergli il sostegno di tutto il governo Musumeci. Da tempo è in corso in tutta la Sicilia una sempre più proficua collaborazione tra l’assessorato dei Beni culturali, le Soprintendenze e i carabinieri per prevenire e reprimere le azioni di illegalità”.