Pino Apprendi

Ex deputato regionale. Garante dei detenuti di Palermo. Vigile del fuoco per sempre.

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Oltre 20000 persone, donne, uomini, studenti insieme per manifestare per GAZA contro l’evidente genocidio che tende ad eliminare le radici di un Popolo, uccidendo i bambini sin dalla nascita, con una violenza inaudita quanto ingiustificata.  E’ ormai noto a tutti che a Netanyahu e ai  suoi estimatori, degli ostaggi non importa nulla, perché sono in gioco altri interessi molto più grandi. Non hanno più  vergogna a dire che sterminare i Palestinesi è  il vero obiettivo.

Forse gli stessi organizzatori non si aspettavano una risposta simile dai palermitani, ma c’è stata una grande partecipazione la cui enormita’ di  presenze non si vedeva da decenni, se ne era persa memoria.

Perché questa voglia di dire basta? Per il silenzio del Governo guidato dal presidente Giorgia Meloni? Contro  l’ipocrisia di chi finge d’indignarsi per poi continuare a fornire armi? È  un Popolo che non si è  rassegnato e che aspettava che qualcuno raccogliesse quel grido soffocato, rimasto in gola con le lacrime versate per tutte le immagini che sconvolgono  chi è  rimasto umano.

È  stata una lezione di civiltà, un imput per tutti coloro che sono impegnati in politica, ci sono ragioni che uniscono, diritti, lavoro, pace.

Forse i 20000 cercano una bandiera, un leader 

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