Salvatore Battaglia
Salvatore Battaglia è nato a Ragusa il 5 agosto 1957, ma la sua data di scadenza non è ancora stata stampata. Ragioniere per titolo, creativo per vocazione, ha fatto dell’eclettismo uno stile di vita.
“I petali dell’ultima rosa d’estate riposano in un suolo familiare nel giardino delle Prefi in compagnia delle api scomparse. Come si chiude dolcemente l’estate, senza il cigolare di una porta, fuori per sempre”
Eh già… Siamo quasi a metà settembre è questo periodo è caratterizzato da spiagge semideserte e rotonde sul mare con pochissima gente. Avventori di fine estate, turisti con capelli bianchi e cappellacci come ali di gabbiani. Viaggiatori, escursionisti che l’età ha posto in uno stato di quiescenza ma che si portano dietro la consapevolezza e l’esperienza di una … vita.
Si parla, si socializza davanti ad una granita al limone, immersi in una soluzione di continuità tra l’azzurro del mare e del cielo e il candore delle morbide nuvole. Sembra di assistere alla rappresentazione di scenografie edulcorate e velate come i quadri di mister Edward Hopper. Un attimo di nostalgica visione vivacizzato da un irrequieto biancheggiare del mare che sembra riportare alla realtà i visionari amanti del mare: l’estate sta finendo!
Per me, siciliano per radici, l’essenza dell’estate è rappresentato dal mare… e il ritorno alla routine della città è un’impresa abbastanza ardua…
Descrivere cos’è il mare per me, è opera ardua, più che difficile, rappresenta infatti l’essenza della mia nascita, del vivere e del divenire.
Per tutti noi, qui, abitanti e visitatori, è l’essenza dell’estate: l’odore del mare, il suo movimento ora estremo ora appena percettibile nello sciacquio debordante del bagnasciuga, la ricchezza che è chiusa in lui, il senso che comunica con il linguaggio degli animali che vi trovano dimora quando abbiamo il coraggio di non distruggerli e di osservarli nella loro interezza e bellezza.
Il movimento del mare mi ha aiuto a ritrovare la giusta andatura psichica, laddove la psiche appare lenta o dormiente in risposta ad eventi e percorsi di vita che hanno segnato il mio cammino, il movimento forte delle onde la trascina in una danza ricca di spuma e di vitalità; se la psiche è fin troppo attiva, si calma e si acquieta assorbendo e distribuendo le energie in eccesso come le miti onde che lambiscono il bagnasciuga.
Ma continuerò a correre tempo permettendo nel mio litorale ibleo per ritrovare i miei passi perduti. Essere mortale che ha un inizio e una fine!



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