Una serie di misure integrate per contrastare la povertà. Vanno sotto il nome di Sia e sono i provvedimenti previsti da un decreto pubblicato sull’ultima gazzetta ufficiale dello stato Italiano. per la Sicilia sono disponibili 112 milioni di euro per l’anno in corso.
Saranno i comuni a doversi attivare per la presentazione delle domande, la cui trasmissione avverrà a partire dal 4 settembre. Gli stessi comuni dovranno, poi, effettuare la “presa in carico” dei soggetti destinatari della misura, predisponendo i progetti personalizzati.
Il Sia prevede il riconoscimento di una carta Acquisti di importo pari a 80 euro per ogni componente del nucleo familiare per un massimo di 400 euro mensili. La famiglia deve avere un reddito isee non superiore a 3000 euro e nel nucleo familiare devono essere presente o soggetti minori o soggetti disabili o donne in gravidanza.
Un grande lavoro per i servizi sociali dei comuni, spesso senza risorse e senza personale, che come terzo settore vogliamo sostenere e aiutare, nelle forme e nei modi che essi riterranno più opportuni
“Di fatto è una goccia nell’oceano, una risposta davvero parziale e insufficiente al problema della povertà, che in Sicilia riguarda 280.000 famiglie, pari al 13% dei residenti – dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil, in occasione della presentazione, nella sede dell’Irsap di Caltanissetta, della misura per il Sostegno all’inclusione attiva -. Sono convinto che per molti tra quelli che costituiscono la platea di riferimento del provvedimento, 1.300.000 persone nell’isola più di 4,5 milioni in Italia, il Sia resterà un miraggio e si potrebbe pure scontare il paradosso che le risorse non vengano spese”.
“Ritengo- ha aggiunto- che il tema della povertà non possa essere affrontato superficialmente, in via sperimentale e unicamente in questo modo. I poveri dell’Italia- ha sottolineato il segretario della Cgil Sicila- sono il frutto del fallimento delle politiche economiche e meriterebbero un’attenzione diversa”.
La misura in questione è destinata alle famiglie con un’Isee inferiore ai 3.000 che abbiano al loro interno un componente minorenne, oppure un disabile o ancora una donna in stato di gravidanza accertata. Chi è in possesso dei requisiti a partire dal 2 settembre ne potrà chiedere la fruizione. “Mettiamo naturalmente a disposizione le nostre strutture – ha detto Pagliaro- per rendere il percorso più agevole agli aventi diritto”.
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