Si aprono definitivamente le porte del carcere per l’ex leader degli industriali Antonello Montante. Si chiude in maniera definitiva un’erra di una antimafia che ormai può essere definita solo di comodo, di un sistema e è stato economico e al tempo stesso politico e ha condizionato le sorti della sicilia per due decenni.
Montante si costituisce direttamente in carcere
Antonello Montante si è costituito ieri sera direttamente nel carcere milanese di Bollate. L’ex potente leader di Confindustria Sicilia è stato, infatti, condannato in via definitiva per corruzione e per alcuni episodi definiti di spionaggio.
Sentenza diventata esecutiva
La Procura generale di Caltanissetta ha, infatti emesso il decreto di esecuzione per la sentenza d’appello dopo che la Corte di Cassazione ha validato le decisioni emerse dagli esiti processuali rinviando alla stessa orte d’Appello ma solo per la definizione della pena.
I giudici hanno ritenuto che al carcerazione fosse necessari senza attendere il ricalcolo della pena disposto dalla Corte di Cassazione che aveva annullato solo in questo aspetto la decisione di secondo grado imponendo un nuovo giudizio limitatamente, però, al ricalcolo della condanna.
Pena non al di sotto di 4 anni e cinque mesi
Il processo che dovrà essere celebrato stabilirà dunque esclusivamente l’entità della pena che non potrà essere comunque inferiore a 4 anni e 5 mesi. A Montante la decisione della Corte di cassazione era stata notificata e, in seguito, anche il decreto che rende esecutiva la pena. E’ stato lui, insieme al suo avvocato, a scegliere di costituirsi nel carcere milanese di Bollate.
Numerose e articolate le accuse che gli sono state mosse nel tempo. Nella fase finale del procedimento penale l’imprenditore si è visto condannar per aver creato una rete di informatori utile ai suoi scopi e per l’aver dato vita a una vera e propria attività di dossieraggio per condizionare la vita politica siciliana.






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