Nonostante finì gravemente ferita in ospedale è stata condannata dai giudici romani per omicidio colposo, mentre la figlia è stata rinviata a giudizio. Protagonista della vicenda, che per la prima volta, sotto il profilo penale, condanna un pedone, è la donna inglese Julie Orton.

Ne dà notizia il Giornale di Sicilia.

L’incidente, secondo i giudici causato dalle due donne che attraversarono in modo incauto la strada, costò la vita nel settembre 2014 ad Andrea Ballone, un brillante ingegnere elettronico nisseno che si trovava a Roma in vacanza dalla sorella, e che quella tragica mattina era alla guida di uno scooter in zona Eur.

Le donne, stando a quanto ricostruito sentendo testimoni e visionando le telecamere di videosorveglianza della zona, mentre attraversavano tornarono indietro, costringendo Ballone a deviarle con una brusca manovra. L’ingegnere, finito a terra, batteva il capo contro lo spigolo di un marciapiede, morendo sul colpo.

La sentenza è di quelle che sembra destinata a divenire pilota.
E’ di un anno la pena patteggiata dalla cinquantaseienne Julie Patricia Orton, che inoltre dovrà sborsare spese legali di mille euro per ciascuno delle due parti costituite e, in più, dovrà indennizzare le parti civili ovvero il padre della vittima, Michelangelo Ballone ex funzionario dell’ Agenzia delle Entrate di Caltanissetta e la madre, Giuseppina Burruano, contitolare di una nota concessionaria di auto. L’ entità del risarcimento dei danni sarà poi stabilità in un giudizio civile.

Situazione differente, invece, per la figlia Alessandra Roblin di 24 anni, nei confronti della quale il pm della procura capitolina, Carlo Speranza ha chiesto il proscioglimento, la difesa s’ è associata ma le parti civili si sono opposte.
Alla fine il gup ne ha disposto il rinvio a giudizio dinanzi il tribunale, sempre di Roma.

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