Il rischio di disastro ambientale nel mare di Gela per l’ipotetica perdita di migliaia di litri di greggio dalla piattaforma estrattiva “Prezioso”, di proprietà dell’Eni, a 7 miglia dalla costa, sarà affrontato domani con una maxi simulazione, denominata “Pollex 2017”, che prevede interventi cielo-terra-mare coordinati dalla capitaneria di porto.

Per informare la popolazione e prevenire falsi allarmi, il programma delle operazioni è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa. E’ prevista la mobilitazione di un centinaio di uomini, sette mezzi navali antinquinamento, un elicottero, e, sulla terraferma, numerosi camion, pale meccaniche e automezzi della protezione civile.

L’allerta, locale e nazionale, scatterà domani alle 9, su comunicazione della società Enimed, che simulerà l’avvenuta fuoruscita dall’impianto off-shore di cinquemila litri di petrolio laddove se ne estraggono 200 mila litri al giorno. Mentre alla capitaneria di porto si insedia l’unità di crisi (con Arpa e Comune) e l’Eni, con i comandi a distanza, chiude le valvole, fermando l’estrazione del greggio in piattaforma, il comandante, Pietro Carosia, dall’elicottero ordinerà la partenza di due motovedette (una della guardia costiera, una della polizia), delle barche in servizio antinquinamento al petrolchimico e di una nave da 80 metri da Pozzallo, la “Nos Aries”, che andrà a Licata a prelevare strumenti per la rimozione della enorme macchia nera da 30 mila metri quadrati, nel frattempo formatasi, che raggiungerà in 4 ore la spiaggia di contrada Manfria.

Lì ci saranno i mezzi della protezione civile comunale e regionale per rimuovere il greggio e la sabbia inquinata, secondo i protocolli Ispra (l’istituto nazionale di protezione ambientale). La simulazione avrà anche un valore didattico per una classe, la 2^ G, con 17 studenti della scuola media “Ettore Romagnoli” di Gela che seguiranno le operazioni nella sede dell’unità di crisi e a Manfria, durante l’intervento dei mezzi a terra.