E’ polemica dopo il dissequestro del Muos ordinato dal Tribunale del riesame di Catania. Gli avvocati del Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS ritengono la decisione dei giudici “grave e giuridicamente errata”.
In una nota i legali Paola Ottaviano, Nicola Giudice e Sebastiano Papandrea osservano che “il giudizio amministrativo si è occupato esclusivamente dell’intensità del Campo elettromagnetico non essendosi addentrato il CGA nella questione riguardante l’edificazione del MUOS in area protetta e di assoluta inedificabilità che invece è oggetto del procedimento penale”.
Gli avvocati sono preoccupati in considerazione “che l’impianto di uso esclusivo delle forze armate USA venga messo in funzione proprio ora coinvolgendo il nostro territorio nell’attività bellica già intrapresa dagli Stati Uniti. Non può ignorarsi che, per il diritto internazionale, risponde delle azioni di guerra anche lo stato che presta il proprio territorio per l’attività bellica svolta da uno stato straniero”.
“Tutto ciò – continua la nota – avverrebbe, ancora una volta, senza alcun coinvolgimento del Parlamento ed in violazione dell’art. 11 della Costituzione. Ci troviamo, quindi, in una paradossale condizione di coinvolgimento bellico deciso dal Governo e dal Potere Giudiziario senza alcun coinvolgimento del Parlamento”.
Anche movimenti e forze politiche sono perplessi dopo la decisione di ieri.
“La vittoria del Ministero della Difesa, presso il tribunale del riesame di Catania, che comporta il dissequestro del MUOS è un frutto dei venti di guerra che soffiano sul Mediterraneo e investono l’Italia”, hanno dichiarato Luca Cangemi e Fosco Giannini della segreteria nazionale del Partito comunista Italiano.
“Grande amarezza” è stata espressa dal M5S Sicilia esprime attraverso Giampiero Trizzino, ex presidente della commissione Ambiente a Palazzo dei Normanni, che in una nota parla di “atteggiamento scandaloso del governo regionale”.
“Il silenzio piombato su Niscemi – sostiene Trizzino – è uno dei segnali più evidenti del funzionamento della classe politica che ci governa. Dopo un blando tentativo iniziale di mettere una pezza, tanto per giustificare una campagna elettorale menzognera, si è tirata indietro dimenticando le sorti di una intera popolazione. Non una parola, non un segnale di incoraggiamento… niente di niente”.
La Procura di Caltagirone che aveva disposto il sequestro del Muos potrà ricorrere in Cassazione.
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