“Abbiamo toccato il fondo. La disabilità in Sicilia è mortificata e maltrattata da una classe politica incapace di ascoltare e applicare le leggi esistenti”.
Lo scrive il Forum regionale del terzo Settore che convoca la Prima Assemblea Regionale della Disabilità, a San Cataldo (CL), presso il palazzetto dello Sport “Peppe Maira”, per Sabato 11 Marzo 2017, alle ore 9,30.
In una lunga lettera viene spiegato: “Le famiglie esauste non hanno più la forza di attendere le lusinghe, le false promesse di chi amministra le risorse pubbliche, di sentirsi ripetere che non ci sono per poi scoprire che quelle disponibili non sono spese o spese male, di inseguire speranze che svaniscono per insipienza sistematica e cinica di improbabili governi regionali e locali; di pietire dietro le porte di amministratori pubblici che non avviano i servizi scolastici obbligatori, che non ottemperano ai dettami di legge in fatto di progetti individualizzati di vita, che non programmano l’impiego delle risorse europee, statali e regionali. Le famiglie sono stanche e sconfortate pensando che domani i loro figli saranno soli in questa giungla di stakeholder, che dovranno orientarsi in una fitta e asfissiante ragnatela di iter burocratici che nei fatti uccide la speranza di una vita dignitosa. Oggi più che mai è il caso di parlare di una vera e propria EMERGENZA DISABILITA’.
In questo quadro desolante, le famiglie non possono che appigliarsi a qualsiasi strumento di comunicazione che riesca a dare risalto alle criticità, denunciando il malessere che esse vivono sulla loro pelle e quella dei loro cari. Non sono sufficienti trasmissioni televisive, che pure hanno il merito di dare voce alla legittima protesta. Non basta l’impegno e la rabbia di amici dello spettacolo che sostengono nobilmente la loro causa, interpretando nel modo più chiaro e spontaneo il profondo disagio in cui esse si trovano. Non basta affidarsi ad azioni sporadiche, ancorché momentaneamente efficaci. E’ necessario dare vita ad azioni di sistema che rispettino il ruolo di rappresentanza istituzionale che non può e non deve essere “saltato a piè pari”. Riteniamo non più procrastinabile da parte delle famiglie e di chi ha il compito di rappresentarle una forte assunzione di responsabilità, riconoscendo che ci siamo, da sempre, dispersi in mille rivoli, facendo venir meno la forza dell’unità che avrebbe consentito di ottenere altri e più importanti risultati nel confronto con l’interlocuzione politica. Dobbiamo ritornare a rappresentare la difesa dei diritti umani con piena legittimazione e potere. Dobbiamo riportare la Pubblica Amministrazione ai tavoli di progettazione. Dobbiamo avere una capacità di programmazione delle azioni da svolgere, dobbiamo dotarci di una piattaforma rivendicativa che metta al centro tutte le persone con disabilità e tra loro dare la precedenza a quelle che hanno imminente e improcrastinabile necessità di ESSERE AL CENTRO DELL’AGENDA DELLA POLITICA SICILIANA”.
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