Sono 14 gli indagati – nove medici e cinque infermieri dell’ospedale Sant’Elia – per la morte di Antonella Geraldi, la 53enne nissena deceduta durante un intervento chirurgico. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto.
Domani alle 14.30 sul suo corpo sarà eseguita l’autopsia, così come disposto dal pm Dario Bonanno.
La denuncia era stata presentata dai familiari di Antonella Geraldi, morta il 6 gennaio scorso. La donna era arrivata il giorno prima all’ospedale in preda a forti dolori addominali. Dopo essere stata sottoposta ad accertamenti era stata eseguita una prima tac e una radiografia all’addome e successivamente era stata ricoverata in Chirurgia. I medici, secondo il racconto dei familiari, avevano comunicato che sarebbe stata operata il 5 pomeriggio ma ciò non sarebbe avvenuto.
La cinquantatreenne è stata sottoposta a intervento chirurgico l’indomani pomeriggio.
Durante l’operazione all’addome si sarebbero verificate delle complicanze e la paziente è deceduta. Il marito, assistito dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Massimo Dell’Utri, e i figli assistiti dagli avvocati Salvatore e Antonino Falzone, chiedono di fare luce sul decesso.
I legali dei due figli nomineranno due consulenti medici legali di parte per assistere all’autopsia. Gli avvocati della difesa tra cui Dino Milazzo e Michele Micalizzi nomineranno a loro volta propri consulenti.
Questo quanto ricostruito dai parenti: il 5 gennaio la donna, che stava male da diverse ore, in piena notte, in preda a un forte dolore addominale, ha chiesto al marito di accompagnarla in ospedale. Giunta in pronto soccorso poco dopo le 3 di notte, è stata visitata, sottoposta a terapia e a tutti gli esami del caso per capire la causa del dolore addominale. Visto il quadro clinico e i risultati degli esami è stata effettuata una prima tac in mattinata dalla quale sarebbe emersa un’occlusione intestinale.
I medici del pronto soccorso, che si sono subito accorti dell’importanza del caso, hanno chiesto la consulenza chirurgica per il ricovero immediato. Poco dopo le 15 la paziente è stata ricoverata nel reparto di Chirurgia. Alla paziente sarebbe stato detto che nel pomeriggio sarebbe stata già sottoposta a intervento ma così non è stato.
I chirurghi, infatti, sempre secondo quanto ricostruito dai parenti, avrebbero rinviato l’operazione al giorno successivo di pomeriggio.
Il 6 gennaio in mattinata è stata eseguita una nuova tac e nel pomeriggio Antonella Geraldi è stata sottoposta a intervento. Ma la donna è morta mentre si trovava sul tavolo operatorio e i medici in sala non hanno potuto fare nulla per salvarla. Adesso i familiari della donna vogliono capire perché si è tardato così tanto ad eseguire l’intervento.