Chiedono giustizia i parenti di Antonella Geraldi, la nissena di 53 anni che ieri pomeriggio è morta durante un intervento chirurgico all’addome all’ospedale Sant’Elia. I familiari della donna, che lascia il marito e due figli, assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Massimo Dell’Utri, ieri sera hanno presentato formale denuncia ai carabinieri.
La ricostruzione dei parenti
Questo quanto ricostruito dai parenti: il 5 gennaio la donna, che stava male da diverse ore, in piena notte, in preda a un
forte dolore addominale, ha chiesto al marito di accompagnarla in ospedale. Giunta in pronto soccorso poco dopo le 3 di notte,
è stata visitata, sottoposta a terapia e a tutti gli esami del caso per capire la causa del dolore addominale. Visto il quadro clinico e i risultati degli esami è stata effettuata una prima tac in mattinata dalla quale sarebbe emersa un’occlusione intestinale.
I medici del pronto soccorso, che si sono subito accorti dell’importanza del caso hanno chiesto la consulenza chirurgica per il ricovero immediato. Poco dopo le 15 la paziente è stata ricoverata nel reparto di chirurgia. Alla paziente sarebbe stato detto che nel pomeriggio sarebbe stata già sottoposta a intervento ma così non è stato. I chirurghi, infatti, sempre secondo quanto ricostruito dai parenti, avrebbero rinviato l’operazione al giorno successivo di pomeriggio.
La morte
Il 6 gennaio in mattinata è stata eseguita una nuova tac e nel pomeriggio Antonella Geraldi è stata sottoposta a intervento. Ma la donna è morta mentre si trovava sul tavolo operatorio e i medici in sala non hanno potuto fare nulla per salvarla. Adesso i familiari della donna vogliono capire perché si è tardato così tanto ad eseguire l’intervento.
Quando ieri sera i medici hanno comunicato il decesso ai familiari, avvenuto presumibilmente per un infarto intestinale, si sono verificati momenti di tensione e sono intervenuti i carabinieri. In serata è stata poi formalizzata la denuncia alla caserma “Guccione” di viale Regina Margherita. Questa mattina sono state sequestrate le cartelle cliniche e, probabilmente,
entro qualche ora sarà disposto il sequestro della salma. In città Antonella gestiva, insieme al marito Michele Palermo, un negozio di fiori in via Calabria e ultimamente si occupava di Wedding Planning. Attorno alla famiglia si è stretta la città.
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