E’ stata rinviata al 25 maggio l’udienza preliminare in cui ci sono 13 indagati per la rissa verificatasi alla discoteca Goa di Palermo che portò alla morte di Aldo Naro, il giovane medico di San Cataldo.
Gli indagati sono accusati di rissa e favoreggiamento nelle vicende che determinarono la morte del ragazzo, che si era laureato da pochi giorni.
Le difese hanno chiesto un rinvio per poter esaminare le immagini delle videocamere di sorveglianza della discoteca. Il tribunale dei minori ha condannato a dieci anni di reclusione (scontati di un terzo per il rito abbreviato) il giovane di 18 anni che avrebbe colpito a morte Naro. L’imputato, del quartiere Zen, aveva 17 anni quando avvenne la rissa, e faceva il buttafuori. Sarebbe stato lui a colpire Naro con un calcio alla testa.
A quella lite, secondo l’accusa, avrebbero partecipato anche Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Antonino Basile, Carlo Salvatore Lachina, Giuliano Bonura, Giovanni Colombo, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Francesco Troia, Pietro Covello. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, è indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo. Stesso reato viene contestato a Francesco Meschisi, coordinatore e reclutatore dei buttafuori, e Giovanni Perna, responsabile della sicurezza.
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