A non piacere a studenti e insegnanti non è solo la riforma della ‘Buona Scuola’ voluta dal Governo Renzi. A preoccupare gli alunni c’è anche l’alternanza scuola-lavoro che ‘costringe’ quelli delle terze classi di tutti gli istituti a fare un numero determinato di ore nel triennio, senza cui non possono accedere agli esami di maturità.

E’ per queste ragioni che il mondo catanese della scuola, su impulso del Coordinamento Studentesco di Catania scende in piazza con una grande mobilitazione ribattezzata ‘La Generazione Ingovernabile scende nelle strade’.

Un corteo partirà da piazza Roma (alle 9) per raggiungere la sede di Confindustria Catania (in viale Vittorio Veneto). 

Sia la sede di Confcommercio (dove sono stati affissi diversi striscioni), sia quella di Confindustria non sono state scelte casualmente.

“Entrambe le sedi sono simbolo di due aziende che si sono rese promotrici – spiegano i rappresentanti del Coordinamento Studentesco – dell’alternanza scuola-lavoro e che hanno firmato numerosissimi contratti con scuole e università di sfruttamento di studenti e studentesse. A questo sfruttamento e a queste aziende gli studenti si oppongono, così come si oppongono alle manovre di un governo, il Partito Democratico, che li vuole succubi e sfruttati sin dalla giovane età”.

Gli studenti del Coordinamento si definiscono “la generazione che con la Buona Scuola è obbligata al lavoro gratuito, che deve subire la scuola-azienda e i presidi sceriffo”.

“Siamo la generazione che deve vivere e formarsi in un’università de-finanziarizzata e aziendalizzata, che deve subire e accettare il divario tra università del Nord e del Sud Italia, che ha dovuto subire la riforma Gelmini e che dovrà presto affrontare le riforme che il governo ha pronte in tasca per le università”.

“Siamo la generazione che dopo la scuola e l’università sarà costretta a vivere precaria e sfruttata per colpa della riforma del lavoro, il Jobs Act”.

“La generazione costretta a vedere più soldi spesi nelle grandi, come Tav e Muos ma che non vede soldi spesi per ristrutturare le scuole che crollano”.

Il governo Renzi pensa di poter fare tutto questo indisturbato, pensa di averci succubi e complici e pensa che, con la nuova riforma costituzionale avrà il potere tutto nelle sue mani”.

“Saremo la generazione ingovernabile e ci riprenderemo il nostro futuro, giorno dopo giorno”.

Per tutti questi ‘saremo’ oggi saranno i primi a manifestare.

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