La nave Prudence di Medici sena frontiere arriverà domani nel porto di Catania con a bordo i corpi di sei migranti, che erano stati recuperati in mare nei giorni scorsi da mezzi navali di ong. L’approdo è previsto in mattinata.
I corpi sono di cinque giovani donne e di un uomo e secondo il team medico di Msf sono stati in acqua per almeno sei giorni prima di essere recuperati, in acque internazionali, quattro di loro a 42 miglia nautiche dalla costa libica e il quinto a circa 20 miglia.
L’ultimo corpo è stato trasferito dalla Vos Hestia, di Save the Children, che lo aveva trovato in mare nella stessa area. Non è ad oggi possibile stabilire le nazionalità delle vittime. “Oggi torniamo con una nave vuota, invece di soccorrere dei vivi abbiamo recuperato sei salme. Migliaia di persone continuano a rischiare la loro vita e a morire affrontando la traversata, e temiamo che la situazione possa ulteriormente peggiorare con l’arrivo dell’estate e il deteriorarsi del già instabile contesto in Libia” afferma Michele Trainiti, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per Medici Senza Frontiere.
“Dovremmo forse spegnere per un attimo tutte le polemiche sulle ong che operano in mare, e osservare un minuto di silenzio per questi morti senza nome, che rappresentano la conseguenza diretta delle ipocrite e inaccettabili politiche europee sulla migrazione”.
Msf ricorda che dall’inizio dell’anno 1.090 persone hanno già perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Lo scorso anno, le morti in mare sono state più di 5.000, un triste record degli ultimi anni. Ancora una volta, l’organizzazione medico-umanitaria sottolinea come la priorità e unica soluzione per fermare le morti in mare sia un sistema europeo dedicato di ricerca e soccorso, e la creazione di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa.
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