Continua a tenere banco la scelta della commissione toponomastica, avallata certamente dall’amministrazione comunale di Acireale, di dedicare la cittadella dello sport a Rino Nicolosi, che oggi è stata criticata dal deputato Basilio Catanoso.

Secondo il parlamentare regionale Nicola D’Agostino si tratta di una ‘scelta giusta’ e per l’esponente politico acese “non si tratta certamente di un sentimentale ritorno alle origini. Chi ha proposto e deciso per l‘intitolazione probabilmente in passato non ha mai votato per Nicolosi o addirittura lo ha combattuto. Dunque una scelta libera, diciamo un atto dovuto avendo “sentito” la città”.

L’analisi di D’Agostino si concentra anche sugli aspetti che portano Nicolosi a finire sotto la lente d’ingrandimento della magistratura nell’ambito della Tangentopoli catanese degli anni ’90. “Nicolosi – scrive D’Agostino – non ha mai nascosto di aver fatto parte di un contesto politico dove tutti i partiti, (anche quelli apparentemente non coinvolti), ricevevano finanziamenti da imprenditori. Presentò un memoriale alla magistratura dove si facevano nomi e cognomi, non venne mai condannato per concussione o per mafia, semmai per finanziamento illecito: lui come tanti”.

Secondo D’Agostino “Rino Nicolosi ha reso più grande ed importante Acireale con il prestigio della sua Presidenza della Regione, con la enormità della sua leadership, con la personalità da statista che gli era riconosciuta in tutta Italia. Un uomo che sfidava Gheddafi e riportava dalla Libia, sullo stesso aereo, i pescatori, (anche acesi), sequestrati dal dittatore; un politico che interveniva nel parlamento statunitense e riscuoteva applausi per dieci minuti”.

Nel ricordo di Nicolosi elaborato dal parlamentare regionale si legge anche che fece “cose più “spicciole” ad Acireale: le scuole ed i licei, lo stadio, i due palasport, strade, piazze, illuminazione, il Maugeri, la riserva della Timpa, la Scuola della PA. Credo nessuno potrà pareggiarlo”, ma D’Agostino riconosce che Nicolosi commise degli errori, “ma il saldo è nettamente positivo”.

“Con umiltà e onestà – conclude – dovremmo riconoscere tutti obiettivamente questa grandezza e cercare di emularla, (al netto degli errori), aiutando questa città a risorgere, poiché dopo Rino Nicolosi mi pare ci sia stata solo tanta mediocrità”.