L’occasione è stata data dall’inizio dell’operativo invernale dei nuovi voli Ryanair: cinque nuove rotte che collegheranno Catania a Berlino, Malta, Milano Malpensa, Perugia e Trieste.

Ma Nico Torrisi, nominato ad inizio ottobre amministratore delegato della Sac, la società che gestisce lo scalo catanese, fa il punto sul futuro dell’aeroporto.

E affronta alcuni temi fondamentali per rilanciare lo scalo di Catania nel panorama internazionale delle infrastrutture: dalla nuova pista al destino della vecchia aerostazione, da una maggiore attenzione da parte delle compagnie aeree, al caro-tariffe per i siciliani, dall’interramento della linea ferrata alla seconda pista.

“Con l’inizio del nuovo operativo invernale di Ryanair da Catania – dice Torrisi – aumenta in maniera sensibile l’offerta, sia interna che internazionale, del nostro scalo. Sono a questo punto 13 le rotte del vettore irlandese da e per Fontanarossa, per una stima di circa 2,6 milioni di passeggeri l’anno. La crescita del 56% circa delle operazioni di Ryanair a Catania va di pari passo con lo sviluppo del nostro scalo, sul quale stiamo lavorando senza sosta, consapevoli di come esso coincida con lo sviluppo complessivo dell’economia della Sicilia orientale. Ovviamente, non posso non ringraziare di cuore i vertici della compagnia per la fiducia accordata al nostro territorio, che sono certo risponderà con entusiasmo, approfittando delle opportunità offerte dalle nuove destinazioni”.

Oggi l’ad Sac sarà a Roma per discutere con Enac del piano di investimenti per Fontanarossa. 

Nei giorni scorsi i vertici di Sac, Torrisi e il presidente Daniela Baglieri, hanno incontrato il sindaco Metropolitano Enzo Bianco per pianificare strategie comuni. Lo sviluppo della Città Metropolitana di Catania passa anche dall’aeroporto Fontanarossa.

Tra gli spunti di discussione le tariffe ‘salasso’ per i siciliani, la realizzazione della nuova pista, l’affidamento del parcheggio al Comune di Catania e il miglioramento dei servizi per i passeggeri.