Giornata di paura per un’anziana coppia residente nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. Un paio di giorni fa, infatti, è arrivata sulla linea di emergenza della Polizia la richiesta di aiuto da parte dei coniugi, che lamentavano l’ennesimo atto violento del figlio dovuto al rifiuto di consegnargli una somma di denaro per giocare d’azzardo e acquistare la droga. Il recidivo figlio trentenne, già destinatario di un provvedimento di ammonimento del Questore di Catania emanato nel luglio del 2023, è accusato di reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che per maltrattamenti in famiglia.

L’evoluzione della vicenda

Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno individuato l’uomo seduto sul divano della cucina. L’uomo, alla loro richiesta di chiarimenti su quanto sarebbe accaduto poco prima, si è subito mostrato aggressivo e poco collaborativo, iniziando a proferire minacce contro gli agenti. Improvvisamente, ha anche sferrato contro i poliziotti che cercavano di farlo calmare calci e gomitate, causando loro delle lesioni e costringendoli successivamente a ricorrere alle cure mediche.
Dopo essere riusciti a bloccarlo, i poliziotti hanno riscostruito la vicenda, sentendo gli anziani genitori. Poco prima del loro arrivo l’uomo avrebbe dato dei fortissimi calci alla porta dell’abitazione della loro casa come conseguenza del loro diniego ad una richiesta di soldi, minacciandoli anche di tagliare loro la gola.

L’intervento della polizia

Per quanto accaduto, il 30enne è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.
Durante la celebrazione del rito l’uomo si è reso nuovamente autore di condotte minacciose nei confronti dei genitori, lì presenti come testimoni, ma anche nei confronti del proprio difensore, andando più volte in escandescenza e costringendo il giudice a richiamarlo all’ordine svariate volte. Infine, ha minacciato di morte anche gli agenti lì presenti, intervenuti per farlo calmare e consentire la regolare prosecuzione del giudizio.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il trasferimento nel carcere di Piazza Lanza.