Via libera dal governo Schifani a un finanziamento aggiuntivo di 4,8 milioni di euro per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica ad Acireale, in provincia di Catania. I fondi regionali si aggiungono a quelli stanziati con il Pnrr, portando così a oltre 8 milioni la somma complessiva a disposizione.

Le parole di Aricò

“I nuovi alloggi – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – saranno destinati ad anziani, studenti e giovani coppie. Con progetti come questo vogliamo andare incontro alle esigenze dei tanti che, soprattutto in questo periodo storico, hanno maggiori difficoltà economiche. Siamo fiduciosi sul rispetto dei tempi dettati dal Pnrr”.

Il progetto, gestito dall’Iacp di Acireale, prevede la costruzione di 50 alloggi nella frazione di Guardia. L’area inizialmente individuata era quella di Aci Platani ma le indagini geognostiche hanno accertato un rischio sismico dovuto all’attività di una faglia creatasi in seguito al terremoto del 2018. È stata scelta così una nuova area e si è reso necessario il finanziamento aggiuntivo di 4,8 milioni in aggiunta ai 3,3 milioni del Pnrr. Come previsto dal programma nazionale, i lavori dovranno essere completati nel 2026.

La costruzione dei 50 alloggi ad Acireale rientra tra gli interventi di “Smart city delle Aci”, la proposta avanzata dalla Regione Siciliana nell’ambito del Pinqua, programma di edilizia residenziale pubblica, finanziato con il Pnrr che prevede interventi per 12,3 milioni di euro nella provincia di Catania, ai quali adesso si aggiunge anche lo stanziamento disposto dal governo regionale.

Il piano cave della Regione

La Regione ha aggiornato il Piano Cave con decreto dell’assessore all’Energia e dei servizi di pubblica utilità pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 17 novembre 2023.

“Il nuovo Piano Cave regionale – dice l’assessore all’Energia e servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro – era atteso da anni e con l’aggiornamento, derivante da istanze degli enti territoriali e delle associazioni di categoria del settore estrattivo, si avvia così la nuova programmazione delle attività estrattive nell’Isola. A giudicare dai numeri l’aggiornamento comporterà presumibilmente la costituzione di circa 60 nuove imprese, con notevoli ricadute occupazionali stimabili in un incremento di circa 600 unità lavorative, più l’indotto”.

Le elaborazioni

Secondo le elaborazioni, a cura del dipartimento regionale Energia che lo ha eseguito in house, al 2022 sono 278 le attività estrattive attive, con un volume autorizzato complessivo di circa 286 milioni di metri cubi (che corrispondono, in media, a circa un milione di metri cubi per attività estrattiva). In base alle statistiche realizzate con i dati forniti dai distretti minerari, i volumi residui ancora disponibili per la coltivazione delle cave ammontano, al 2022, a circa 213 milioni di mc, ovvero il 75% del volume totale autorizzato.