Intervento, nella giornata di mercoledì, del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale che ha scoperto una struttura adibita alla macellazione clandestina.

L’operazione si è sviluppata quando una Volante, nell’ambito di un normale monitoraggio del territorio, si è trovata a passare nella zona di Scillichenti. Un casolare all’interno di un fondo agricolo, era stato dotato di numerose telecamere; presentava, inoltre,  numerosi cavi elettrici. Un fatto, quest’ultimo, che è stato subito comunicato all’Enel, per le opportune verifiche.

In pratica, seguendo i cavi elettrici, si è giunti in una abitazione dove un uomo avrebbe riferito che il casolare sottostante, in effetti di sua proprietà, era gestito dal figlio. Rintracciato il parente si è così proceduto al sopralluogo e, all’interno di diverse strutture precarie, sono stati rinvenuti, custoditi e allevati abusivamente, riferisce sempre la Questura di Catania, animali di diversa specie tra cui bovini, caprini, suini e avicoli. Erano inoltre presenti, in una cella frigorifera, diverse carcasse di animali macellati. All’interno di altra struttura, veniva inoltre trovato materiale che la Polizia di Stato ha ritenuto utile per la macellazione clandestina e vendita della carne; si trattava di coltelli, mannaie, una pistola sparachiodi, buste, carta da macelleria, spezie, contenitori vari per la macellazione e preparazione di carni.

Sul caso è ora intervenuta l’ENPA, sezione di Catania, che ha rivolto il suo plauso alla Polizia di Stato e al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale. Non è la prima volta che in città e suo comprensorio, vengono rivenute strutture adibite alla macellazione clandestina. Un fenomeno purtroppo ancora diffuso e che avviene senza il rispetto delle più elementari regole di igiene oltre che, spesso, di tracciabilità degli animali. Violate inevitabilmente anche le disposizioni esistenti sulla tutela del benessere delle diverse specie interessate, così come sancito dalla normativa nazionale che ha recepito le disposizioni dell’Unione Europea.

Nel caso di Acireale, l’uomo, grazie anche all’intervento del personale ASP, è stato sanzionato in via amministrativa contestando numerose violazioni attinenti alla detenzione delle diverse specie animali. Lo stesso risulta ora indagato in stato di libertà per il supposto reato di macellazione clandestina.

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