Sono due minorenni i sospettati per l’uccisione del pensionato incensurato di 71 anni, Domenico Citelli, assassinato con un colpo di fucile alla testa a Pedara.

Il cadavere del pensionato, incensurato, è stato rinvenuto all’interno di un tombino, avvolto in un telo e legato dopo essere stato ucciso con un colpo di fucile alla testa.

Dopo le indagini l’inchiesta è passata di competenza alla Procura per i minorenni, nei cui ambienti ha trovato conferma la notizia.

Le indagini sono state svolte da carabinieri del comando provinciali di Catania coordinati dal Procuratore distrettuale Carmelo Zuccaro e dal sostituto Antonino Fanara.

Titolari del fascicolo sono ora la procuratrice per i minorenni Caterina Ajello e il sostituto Valeria Perri.

Gli autori del macabro omicidio sarebbero il figlio della compagna romena dell’uomo, 15 anni, e un amico di quest’ultimo, di 16 anni, che avrebbe partecipato a tutte le fasi del delitto, dall’uccisione all’occultamento del cadavere.

Citelli potrebbe essere stato ucciso nella villa dove viveva con la compagna e i figliastro, in un zona al confine tra i Comuni di Pedara e Nicolosi, abitata da vacanzieri o da catanesi che hanno la casa di villeggiatura, e poi potrebbe essere stato trasportato e nascosto nel tombino dove è stato rinvenuto il cadavere.

I due giovani sarebbero ancora rinchiusi in caserma e la notizia del fermo non è ancora ufficiale, ma secondo indiscrezioni, potrebbero aver ammesso le loro responsabilità.

Gli interrogatori sono però ancora in corso e in caserma ci sarebbe anche la moglie romena della vittima. Da quanto trapelato, sembra che ci fosse degli screzi tra Domenico Citelli e il figliastro che contestava continuamente l’autorità del padre adottivo.