Arriva la sentenza di secondo grado del processo Iblis.  La prima sezione della corte d’appello presieduta dal giudice Salvatore  Costa, a latere Sebastiano Mignemi e Antonino Giuttari ha confermato molte delle condanne inflitte in primo grado e tra queste anche quella a Fausto Fagone ( 12 anni ). Regge dunque anche in secondo grado l’impianto accusatorio della Procura che in appello ha visto assegnati i pubblici ministeri Antonino Fanara e Agata Santonicito. 

Un solo assolto: l’imprenditore acese Santo Massimino (in primo grado era stato condannato a 12 anni) con la formula per non avere commesso il fatto: la corte ha anche stabilito il dissequestro dei beni che erano stati sequestrati.

Rideterminata la pena per il boss di Ramacca Rosario Di Dio ( 14 anni ), il collaborante che ha a lungo parlato dell’ex governatore Raffaele Lombardo. Revisionate le conndanne per Enzo Aiello (9 anni), per Carmelo Finocchiaro (14 anni), Giuseppe Tomasello (9 anni), Pasquale Oliva (12 anni) e Giuseppe Rindone (8 anni).

La corte ha anche disposto provvisionali una provvisionale da 50mila euro ciascuno per la Camera di commercio di Catania e la Sicilsardo srl e di 15mila euro per Antoine Ardu. Risarcimenti legali sono stati disposti, tra gloi altri, per l’associazione antiracket e antiusura Rocco Chinnici, Confcommercio Sicilia, Addiopizzo e all’Asaec Libero Grassi.

Le condanne di primo grado, emesse dal tribunale di catania il 9 maggio del 2014, sono state confermate a: Giovanni Buscemi (12 anni), Giuseppe Brancato (4 anni e sei mesi), Angelo Carbonaro (12 anni), Rosario Cocuzza (4 anni e 6 mesi), Mario Ercolano (12 anni), Natale Ivan Filloramo (16 anni), Carmelo Mogavero, Sandro Maria Monaco (12 anni), Massimo Oliva (12 anni), Francesco Pesce (12 anni), Vincenzo Salvatore Santapaola (18 anni), Tommaso Somma (12 anni), Vincenzo Maria Aiello (9 anni).