Il presidente della sezione Gip del Tribunale di Catania, Nunzio Sarpietro, ha disposto l’archiviazione del procedimento sulla presunta ‘gettonopoli’ al Comune di Acireale.
Nel fascicolo erano indagati 18 consiglieri per peculato e truffa, mentre la posizione di tre segretari di commissione era stata già archiviata lo scorso febbraio.
L’inchiesta, su gettoni di presenza per complessivi 350mila euro, era stata aperta, dopo una denuncia del Movimento 5 stelle, dalla Procura di Catania che aveva poi sollecitato l’archiviazione del fascicolo e il proscioglimento degli indagati.
Il Gup aveva rigettato la richiesta e disposto un’udienza camerale, che si è conclusa con il proscioglimento. Per il giudice “non può prospettarsi il reato di peculato” e “le commissioni itineranti” per “quanto singolari” sono “ammesse dal regolamento comunale” per “una verifica sul campo di quello che succede nella città” e quindi sono da “considerare legittime, sia pure ai limiti del consentito”.
Sulle “riunioni lampo” delle commissioni comunali il Gup rileva che “fanno sorgere sospetti di illiceità”, ma “trattandosi di poche sedute con dette connotazioni, si può ritenere il fatto di poco rilievo”. Il Comune, infine, ha cambiato la prassi di pagare gettoni ai consiglieri che partecipavano a sedute che venivano interrotte per mancanza del numero legale.
Su questo tema, osserva il Gip Sarpietro, ci sono “elementi di sospetto” che “possono indurre a legittimi giudizi negativi di carattere etico sulla gestione della Cosa pubblica, ma non a un giudizio di responsabilità penale”.
Pertanto il procedimento, conclude il Gup, “deve essere archiviato in relazione alla posizione di tutti gli indagati”. “Soddisfazione” per la sentenza del Gip è stata espressa dal collegio di difesa composto dagli avvocati Luca Blasi, Angelo Casto, Piero Continella, Enzo Di Mauro, Nino Garozzo, Giuseppe Lo Faro, Micaela Menzella, Fabrizio Seminara, Sergio Seminara Giampiero Torrisi e Fabrizio Siracusano.
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