Su richiesta della Procura distrettuale di Catania, il gip ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giovanni Piacente, 40 anni, pregiudicato, accusato di aver commesso sei rapine aggravate dall’utilizzo di armi, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia di Stato. L’uomo era sfuggito una prima volta durante un inseguimento degli agenti. Scoperto anche che aveva rubato un motociclo per compiere una delle sue rapine.

Le rapine con lo stesso modus operandi

Sotto la direzione della Procura, le indagini sono state condotte dalla squadra mobile-squadra antirapine, la quale ha accertato che nell’arco di pochi giorni erano state organizzate ben sei rapine contro diversi esercizi commerciali di Catania, tra cui farmacie e supermercati ubicate principalmente nel quartiere di Picanello. Analoghe tra loro per modalità esecutive, caratterizzate dalla rapidità dell’azione criminosa e dall’uso di armi con cui venivano minacciate le vittime, costrette così a consegnare gli incassi della giornata.

La fuga

In occasione di una rapina avvenuta all’interno di una farmacia del centro, Piacente veniva intercettato lungo la via di fuga mentre era a bordo di un’autovettura, ma, usando violenza nei confronti degli agenti che avevano tentato di fermarlo, riusciva a far perdere le proprie tracce. In tale contesto, le immediate perquisizioni – domiciliare e dell’autovettura da lui abbandonata per garantirsi la fuga – consentivano di rinvenire gli indumenti indossati per la commissione di alcune rapine.

Trovato anche motociclo rubato

Nel prosieguo degli approfondimenti investigativi veniva rinvenuto il motociclo utilizzato per compiere alcune delle rapine contestate; si accertava che lo scooter era provento di furto e, pertanto, dopo gli accertamenti tecnico-scientifici, il veicolo veniva riconsegnato al legittimo proprietario. Al termine delle formalità di rito, Giovanni Piacente, già pluripregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, è stato rinchiuso in carcere dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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