Cosa succederà dopo il pronunciamento del Cga che ha emesso un’ordinanza secondo cui i provvedimenti di nomina dei commissari per la gestione della discarica “Valanghe d’Inverno” di Motta Sant’Anastasia non “appaiono assistiti da motivazioni convincenti e sufficienti”?

L’interrogativo è d’obbligo visto che l’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativo – che sospende l’esecutività della sentenza del Tar di Catania pubblicata lo scorso 27 ottobre – ha rimandato al 5 luglio prossimo l’udienza di merito, non tracciando tuttavia un percorso da seguire sino a quella data se non il probabile ritorno alla normalità della gestione della dicarica.

Restituirà alla proprietà la piena gestione oppure sarà ancora necessaria una istanza ai giudici amministrativi per chiarire ciò che non è stato esposto con dovizia di particolari? Sullo sfondo ci sono anche i due anni di gestione da parte dei commissari nominati dalla Prefettura, finiti pure al centro di una campagna mediatica per i ‘lauti’ compensi percepiti mensilmente.

Il Cga scrive nell’ordinanza che la “sentenza appellata debba essere sospesa, essendo suscettibile di provocare pregiudizi gravi ed irreparabili nei confronti della società appellante”.  E poi ci sono gli esposti più volte avanzati dalla proprietà di Oikos che ha in varie circostanze denunciato rilevantissimi “danni economici derivanti da questi provvedimenti”.

La nomina commissariale da parte della Prefettura scaturisce non solo dai guai giudiziari del patron di Oikos, Domenico Proto, arrestato e adesso sotto giudizio per un fatto di corruzione, ma anche per l’appalto in “prorogatio” di raccolta rifiuti nel Comune di Catania aggiudicato da un Ati, la Oikos-Ipi che ha visto nel frattempo il coinvolgimento della Caserta Ambiente Scarl, quest’ultima legata all’Ipi, ma finita anche in una informativa antimafia interdittiva adottata dal Prefetto di Caserta nell’aprile del 2014.

Mentre è dell’agosto dello stesso anno l’interdittiva del Prefetto di Catania nei confronti di Oikos a cui si è aggiunta poi la richiesta formulata dall’Anac alla stessa prefettura etnea di prevedere la gestione straordinaria. Una cronistoria contenuta nella sentenza del Tar di Catania che il Cga ha sospeso con l’ordinanza pubblicata ieri.

Intanto uno dei legali della Oikos, l’ avvocato Rocco Mauro Todero, parlando a La Sicilia, ha fatto sapere di avere “inviato una pec formale ai Commissari, per portarli a conoscenza che da oggi, venerdì alle 17, essi non sono più nell’esercizio delle loro funzioni. Viene meno l’interdittiva antimafia, e deve venire meno anche il commissariamento”.

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