L’Istituto Italo Calvino di Catania ha dato il via al progetto green Aule Natura nella primavera del 2021. Unica in tutta la Sicilia, per il momento, questa aula fa parte di un progetto nazionale promosso dal WWF Italia sostenuto da Procter&Gamble nell’ambito del suo programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, ed è volto a promuovere l’educazione ambientale nella scuola primaria. L’obiettivo è quello di rivalutare e ristrutturare i cortili scolastici abbandonati e trascurati così da renderli un luogo adatto a un diverso tipo di didattica, all’aperto e incentrata sull’osservazione.
A Catania il progetto WWF Aule Natura
La scuola catanese Italo Calvino, presieduta dal dirigente scolastico Salvatore Impellizzeri, è stata scelta tra tutti i candidati per ospitare la nuova aula realizzata dal Fondo per la natura. Già da diversi anni, infatti, l’Istituto si impegna nella creazione di attività e progetti volti all’educazione ambientale dei più piccoli e proprio per questo è rientrato nelle scuole più adatte a ricevere l’assegnazione di questa nuova aula per la didattica. A riempirla ci sono le siepi, che fungono da pareti naturali, e poi paglia, ciottoli, un nido per gli insetti e un piccolo stagno che diventerà presto l’habitat di diverse specie animali. Alla consegna hanno partecipato Maria Antonietta Quadrelli, la responsabile nazionale dell’Ufficio Educazione del WWF e il dirigente scolastico, che hanno presentato l’aula multisensoriale unica in tutta la regione. Questa, infatti, è una delle 52 aule che entro il 2024 verranno realizzate grazie al supporto di Procter & Gamble Italia, con lo scopo di dare nuova vita ai cortili scolastici, spesso abbandonati e in condizioni fatiscenti.
Come è stata progettata l’Aula
L’Aula Natura consiste quindi in una struttura allestita all’esterno delle mura scolastiche che funge da supporto alla didattica, così da arricchirla di esperienze nuove e sensoriali da fare in gruppo all’aria aperta.
In questo caso lo spazio è stato ricavato nel plesso di Via Leucatia 141 e conta 20mq di orto sui totali 80mq in cui sono stati creati diversi microhabitat, come stagni, siepi e giardini, che presto si popoleranno di specie animali e vegetali che gli alunni potranno osservare e studiare. Inoltre, sono stati piantati un pero, un limone, un nespolo e altre specie vegetali autoctone per rispettare la biodiversità del luogo. Oltre ai diversi nidi, mangiatoie per uccelli e piccole costruzioni per gli insetti è stato installato uno stagno fatto di materiale lavico che crea una piccola cascata grazie a un sistema di movimento interno.
Ancora non sono presenti pesci perché per il momento si vuole mostrare ai bambini come gli ambienti umidi si popolino di specie animali in autonomia, senza necessariamente l’intervento umano. Infine, l’ultimo angolo è dedicato al giardino delle farfalle montessoriano, che attira gli insetti colorati così da permettere ai bambini di guardarli mentre svolgono il loro compito di impollinatori.
L’importanza del progetto
Il progetto delle Aule Natura ha un respiro nazionale ed è volto a regalare alle scuole dislocate su tutto il territorio italiano delle aule all’aperto dove i bambini e i ragazzi possano imparare, giocare e relazionarsi sia tra di loro che con i vari elementi della natura, come le piante e i piccoli animali.
La forza del progetto risiede nel modello replicabile in tutti gli istituti, che permette di portare un po’ di natura anche all’interno delle scuole. Attualmente in Italia, infatti, sono presenti più di 40.000 cortili scolastici e molti di questi sono inagibili, oppure consistono in pochi metri quadri di cemento dedicati all’attività motoria dei ragazzi.
A seguito dell’emergenza sanitaria il nostro Paese ha preso sempre più consapevolezza della necessità di investire sul patrimonio scolastico per poter garantire più equità. Il lockdown, infatti, ha enfatizzato quelle disuguaglianze sociali che colpiscono specialmente i bambini provenienti da contesti di disagio, degrado e povertà. All’interno di quest’ottica la scuola deve rappresentare un luogo neutro, dove nessun bambino è diverso o marginalizzato. Il WWF ha quindi deciso di impegnarsi tramite il progetto Aule Natura per fornire agli studenti dei nuovi spazi di formazione e una nuova modalità di didattica che mette al centro la natura. Le aule consistono quindi in spazi verdi delimitati da elementi naturali, come ad esempio le siepi o gli alberi. Al loro interno vengono ricreati diversi microhabitat in cui ammirare le diverse forme di vita e le reti ecologiche, che fungono anche da rifugio per i piccoli animali, come insetti e uccelli.
La scelta delle scuole che vi partecipano si fonda su diversi criteri, come la scarsità di verde e la presenza di problematiche ambientali, l’alta percentuale di alunni in situazioni di svantaggio oppure la presenza di un programma scolastico ricco di attività di educazione ambientali o alla sostenibilità.
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