Con una lettera aperta ai catanesi, diramata dall’ufficio stampa di Palazzo degli Elefanti, il sindaco Enzo Bianco annuncia l’ingresso in giunta di Nuccio Lombardo e descrive la ‘sua’ città.
Nei giorni scorsi il nome del consigliere comunale ed ex assessore dell’amministrazione di centrodestra guidata da Raffaele Stancanelli era circolato in più di una circostanza, sempre accostato all’area dem che fa riferimento ai deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano.
Nei mesi scorsi era calato il gelo fra Bianco e i due parlamentari ex Articolo 4, ma alcune settimane fa è ‘scoppiata la pace’, tanto che alcune fra le figure nominate alla guida delle partecipate sono riconducibili politicamente alla loro area.
Nella lettera aperta, Bianco tratteggia la propria visione di Catania. Ecco il testo.
Per la città, per quanti lavorano al suo sviluppo e al suo futuro è arrivato il momento di pigiare ancor di più sull’acceleratore dopo il grande lavoro di rilancio già compiuto in questi tre anni. Dobbiamo realizzare i grandi progetti già finanziati o in via di completamento che siamo riusciti a conquistare e concretizzare quelli più piccoli ma altrettanto importanti per i cittadini.
E per farlo abbiamo bisogno di un’azione larga e condivisa: sono tante le energie in città che sentiamo l’esigenza di coinvolgere e valorizzare, così come nel consiglio comunale. Vogliamo aprirci sempre più alla città e alle esigenze dei catanesi, a chi non ce la fa e a chi vuole una città più bella.
Completata la squadra di assessori con Nuccio Lombardo, a cui auguro il benvenuto e che potrà dare un apporto di grande esperienza, abbiamo proceduto ad individuare nuovi progetti ed effettuare alcuni cambi di delega tra tutti e nove gli assessori, che ringrazio per il grande e costante impegno di questi tre anni senza sosta e senza mai risparmiarsi.
In quest’ottica coinvolgeremo alcuni consiglieri comunali chiedendo loro di darci ancor di più una mano: senza costi aggiuntivi per il Comune potranno seguire alcune importanti questioni direttamente su indicazione del sindaco, così come accade in altre città. E con lo stesso spirito i consulenti esterni, anch’essi a titolo gratuito, potranno seguire temi ed argomenti concreti.
A parte le consuete competenze, tipiche di ogni assessorato, abbiamo individuato alcune nuove deleghe e nuovi progetti che rappresentano la nostra idea di un’amministrazione attenta ai cittadini: tutela del consumatore; economia solidale e lotta agli sprechi alimentari; città a misura di bambino; una delega specifica sulla gestione del patrimonio abitativo per gli alloggi popolari, separata dal resto del patrimonio; valorizzazione dei beni confiscati alla mafia; politiche per la terza età; accoglienza ai migranti.
Oltre alle tante opere pubbliche già in cantiere o avviate, abbiamo creato in più nuove deleghe, come il CIARS, Coordinamento Interventi Attenuazione Rischio Sismico, un tema attuale e assai delicato, o il progetto del Campus universitario che sorgerà al posto del Vittorio Emanuele.
Con la sottoscrizione del Patto per Catania per 740 milioni di euro e del Pon Metro per 90 milioni più eventuale premialità, con la Metropolitana che aprirà a dicembre, con la nascita della città metropolitana, con la conclusione dell’iter preliminare per l’avvio ormai prossimo dei lavori a corso Martiri della Libertà, la fase progettuale che abbiamo iniziato tre anni fa può dirsi conclusa.
Tutto ciò porterà ad investimenti ingenti, per un totale di due miliardi di euro, e migliaia di posti di lavoro, supportati anche da un turismo sempre più in costante e grande crescita. Da domani tocca alla concretizzazione di tali opere e ad un’attenzione maggiore all’ordinaria amministrazione.
Si apre, ad esempio, una nuova fase per le manutenzioni con un incremento di un milione di euro: meno buche nelle strade, interventi e riparazioni più rapidi, incremento di potature e scerbamento, maggiore attenzione per scuole e impianti sportivi, segnalazione e controllo degli interventi.
Abbiamo individuato nuovi e specifici progetti e deleghe per far “vivere” ai catanesi la città: “Adotta una piazza”, per permettere ad aziende e associazioni, tramite sponsorizzazioni, di curarne il decoro; “Viviamo i parchi”, per incentivare i cittadini e le associazioni ad usufruire di più e meglio, anche di sera, dei parchi cittadini; “Parco Gioeni, parco dello sport”, una sperimentazione che realizzeremo grazie al Coni e alla Fidal; progetto “Catania sotterranea” per scoprire la città nascosta che sta sotto di noi; il centro commerciale naturale di via Etnea e non solo; le periferie; le piste ciclabili; la raccolta differenziàta porta a porta che potremo completare in tutta la città grazie al nuovo bando per i rifiuti.
Sentiamo la necessità di ascoltare la voce dei cittadini, con due azioni concrete. Una delega specifica riguardante la democrazia partecipata, con l’individuazione di modalitá chiare per permettere ai cittadini di incidere nelle scelte amministrative. L’altra riguarda il rapporto diretto coi catanesi: dalla settimana prossima io stesso e la mia squadra di assessori riceveremo i catanesi con cadenza fissa, nelle sedi del comune, delle Municipalità e dell’Urp, per un contatto più diretto tra catanesi e istituzioni.
Le parole d’ordine saranno dunque concretezza, efficienza, apertura alla città, attenzione al cittadino. Ci scusiamo se in alcune occasioni, a costo di apparire poco tra i catanesi, siamo rimasti molto tempo in ‘garage’, ma abbiamo dovuto riparare una macchina che nel 2013 trovammo senza benzina, con le ruote a terra e con il motore ingolfato: finanze al collasso con il comune in predissesto, la metà dei vigili urbani rispetto alla mia precedente sindacatura, una struttura amministrativa demotivata, la città trasformata in una giungla con un drastico peggioramento del decoro urbano e del senso civico senza il quale Catania non si salva.
Adesso la macchina, dopo una lunga riparazione, peraltro non ancora conclusa, può partire e viaggiare verso i traguardi che merita. Con l’aiuto di chi ci crede e di chi vuole dare una mano, con passione e impegno.
Ci attende un grande e difficile lavoro ma come dicevano gli antichi capitani sopra le loro navi circondate dalla nebbia, “fischiamo e avanti tutta”.
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