In un certo senso, il convitato di pietra era il Prg, lo strumento urbanistica che a Catania manca dagli anni Sessanta e che ancora non vede la luce. Oggi, in occasione dell’incontro con associazioni e ordini professionali proprio sulle questioni legate all’Urbanistica di Catania, il sindaco Enzo Bianco ha rilancio l’idea che porta avanti da tempo, cioè un Prg metropolitano.

“Negli ultimi decenni – ha detto il primo cittadino – i Catanesi si sono progressivamente trasferiti nei centri dell’hinterland. Catania nel 1971 aveva quattrocentomila abitanti e adesso ne ha poco più di trecentomila. I Comuni limitrofi sono cresciuti in maniera considerevole passando da poche migliaia a ventimila, trentamila e persino quarantamila residenti. Una conurbazione di sette-ottocentomila persone in un’area urbana senza soluzione di continuità. Per questo abbiamo creato due tavoli di esperti, uno comunale e uno della Città metropolitana, per l’elaborazione di un Piano condiviso tra tutti i Comuni della nostra realtà, delle linee guida per dar vita a un Piano Metropolitano in cui innestare quelli comunali”.

Ma mentre in piazza Goliarda Sapienza, cuore del Quartiere San Berillo, l’amministrazione rappresentava la propria idea ed i progetti che intende portare avanti, dal vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono è arrivata l’ennesima bordata sul Prg.

“Il sindaco Enzo Bianco e l’assessore all’urbanistica – scrive il consigliere del Gruppo Misto – nel loro gaudente appuntamento odierno, non hanno raccontato le gravi inadempienze dell’obbligo del Comune di Catania di revisionare il Prg vecchio di 50 anni”.

Arcidiacono nella nota ha anche allegato alcune note di sollecito della Regione proprio sul Piano regolatore che cominciò ad essere discusso al termine della consiliatura precedente: “Anche oggi – rimarca il consigliere – sono state tenute nascoste ai selezionati invitati chiamati apposta per applausi di circostanza. Si prenda atto del fallimento, più volte certificato dall’assessorato regionale,  della politica di pianificazione fondata sulle varianti anziché di revisione del Prg, come la legge impone e il buon senso dovrebbe consigliare, invece di perseguire con un atteggiamento di arroganza che danneggia la città, dopo quattro di rinvii a chimerici  piani regolatori metropolitani che sanno solo di imbroglio all’intelligenza dei catanesi”.

Bianco e l’assessore Salvo Di Salvo, oltre a ricordare il varo de nuovo Regolamento edilizio che prevede il fascicolo dell’immobile e promettere l’imminenza dell’apertura dei cantieri in Corso dei Martiri, hanno rivolto un invito al Consiglio comunale, chiedendo all’Assemblea cittadina di far presto “per varare quella Variante che potrà da una parte riqualificare il nostro centro storico e dall’altra agire da volano per lo sviluppo economico di Catania”.

Di Salvo ha anche sottolineato che a breve verranno chiuse le direttive generali per il Piano regolatore di area vasta e quelle per il Piano di recupero della preriserva dell’Oasi del Simeto.

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