A Palazzo degli Elefanti è corsa contro il tempo per evitare l’approvazione d’ufficio del Bilancio 2015 da parte del commissario ad acta inviato dalla Regione.

Ieri pomeriggio si è riunita la conferenza dei capigruppo in cui sono emerse le criticità che di fatto hanno portato al commissariamento del Consuntivo: cioè la mancanza dei pareri da parte dei revisori dei conti.

Nella sostanza la stessa presidenza consiliare e quindi i gruppi non possono sbilanciarsi in valutazioni proprio perché fino ieri nessuna delibera con i pareri era stata trasferita al Consiglio comunale da parte dei revisori.

Anche per questo è stata rigettata la proposta avanzata dall’amministrazione comunale di convocare per oggi un’altra capigruppo in cui si sarebbe dovuta affrontare una prima analisi del Bilancio consuntivo 2015.

L’altolà è arrivato dal vice presidente del Gruppo Misto, Manlio Messina (Fdi-An), seguito poi dagli altri gruppi consiliari,  che ha chiesto esplicitamente di ricevere gli atti del Consutivo e poi successivamente di convocare l’assessore al Bilancio.

“Ad oggi la responsabilità è in capo all’Amministrazione che non ha ancora trasferito alcunché al Consiglio. L’aula non può e non vuole votare al buio!”, ha tuonato Messina.

Intanto, una nota inviata in serata dall’ufficio stampa del Comune fa sapere che “il Consiglio comunale di Catania si  riunirà giovedì della prossima settimana, il 4 di agosto, per affrontare  il Consuntivo 2015”, ma ad oggi la questione non è stata calendarizzata così come prevede il regolamento.

Secondo quanto prevede la legge, il Consiglio comunale avrà 30 giorni di tempo dall’insediamento del commissario ad acta per approvare il Bilancio. Altrimenti sarà approvato d’ufficio dallo stesso commissario.

Solo dopo il via libera al documento contabile potrà essere sbloccato i trasferimento di 40 milioni  dallo Stato al Comune di Catania.

Articoli correlati