Il collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania ha già esaminato gli atti del Bilancio consuntivo 2015 sul quale grava il fardello del commissariamento disposto dalla Regione per la mancata approvazione nei tempi previsti.

Dopo il parere licenziato dai revisori, che avevano chiesto una serie di atti all’amministrazione che li avrebbe forniti solo di recente, la delibera è approdata stamani alla presidenza del Consiglio comunale che poi procederà ad estenderla ai gruppi. Solo dopo questo passaggio sarà possibile prevedere la calendarizzazione con la discussione in aula.

Va ricordato che il Consiglio comunale avrà 30 giorni dall’insediamento del commissario ad acta, avvenuto martedì scorso, per deliberare il Consuntivo 2015 altrimenti si agirà d’ufficio con il conseguente scioglimento dell’assemblea.

Già in occasione dell’approvazione del Piano rifiuti si era affacciata l’ipotesi di un commissariamento, ma dopo un lungo tira e molla la maggioranza consiliare – che in tante occasioni si è presentata sfilacciata –  ha ritrovato compattezza.

E’ probabile che la stessa cosa avvenga anche per il Bilancio consuntivo 2015 ed è altrettanto probabile che la discussione possa iniziare il prossimo 4 agosto, data inizialmente indicata in un comunicato stampa e poi non ufficializzata dal presidente Francesca Raciti che ieri aveva rimarcato il mancato invio degli atti al suo ufficio ed ai gruppi.

“Con una velocità degna di miglior causa i Revisori in poche ore hanno licenziato la relazione, lasciando seri dubbi sulla profondità della loro verifica, per far sì che nei primi di agosto si possa giungere all’agognata approvazione da parte del Consiglio comunale ed evitare che di ciò se ne occupi il commissario ad acta”, scrivono i 5Stelle di Catania che si dicono “perplessi sui ritardi e sulle affannose attività per giungere alla compilazione del documento”.

I grillini pongono un quesito: “per caso non è proprio la relazione della Giunta a provocare il ritardo?”

“Basta attendere  – aggiungono –  i nostri dubbi saranno sciolti: se la relazione si dovesse ridurre ad una elencazione di valori in uno schema “standard”, di quelli già prestampati, carente di informazioni sui risultati in rapporto ai programmi e ai costi e sugli scostamenti principali rispetto alle previsioni o alle cause (come richiesto dal Testo Unico degli Enti Locali e come già denunciato dal Movimento 5 Stelle), il ritardo sarebbe inconcepibile”.

Se la Giunta, al contrario, ha impiegato tutto questo tempo per predisporre un’ampia relazione – conclude la nota di M5S – spiegando tutto (comprese le criticità rilevate ripetutamente dalla Corte dei Conti) con dovizia di particolari, il ritardo sarebbe giustificato”.

Fra le conseguenze tangibili della mancata approvazione del Bilancio c’è certamente il ritardo nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti comunali, a quelli della partecipate e ai creditori del Comune a causa del mancato trasferimento dei fondi statali.

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