Sono morte per asfissia Maria Sofia e Gaia Trainito le bimbe di 9 e 7 anni uccise dalla madre Giusi Savatta. Emergono nuovi particolari dall’autopsia e dalle indagini sulla tragedia familiare che si è consumata a Gela, in provincia di Caltanissetta.

A fare il punto è stato il procuratore di Gela, Fernando Asaro. “C’e’ un profilo da valutare – ha detto il procuratore – dal punto di vista psichiatrico. Non ci sono elementi per poter stabilire perche’ l’ha fatto. Da mesi la coppia parlava di un’eventuale separazione ma non possiamo al momento stabilire che sia stata questa la causa che ha provocato nella donna la furia omicida. Non siamo in grado di dichiarare che da parte dell’indagata ci sia stato un ravvedimento. Ha dato una spiegazione compatibile con il suo stato”.

Giusi Savatta, ricoverata ancora in ospedale per un tentativo di suicidio, appena sarà dimessa verrà trasferita in carcere. Il Gip ha convalidato il fermo in arresto per l’omicidio aggravato delle due figlie.

La donna avrebbe strangolato Maria Sofia e Gaia con le sue mani. Poi, dopo il duplice omicidio, ha raccontato agli investigatori di avere tentato il suicidio ingerendo candeggina e con il flessibile di una doccia stretto al collo. Il marito sarebbe uscito da casa intorno alle 8 del mattino e sarebbe rientrato alle 13, mezz’ora prima del previsto. E’ stato proprio lui a trovare a terra, i corpi senza vita delle due bambine.

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