E’ iniziato all’alba il tracollo criminale dei Nizza, gli alleati della famiglia catanese di Cosa Nostra dei Santapaola. I carabinieri di catania hanno assestato un durissimo colpo con un imponente blitz scattato all’alba e che vede impegnati 300 uomini.

Al setaccio e per tutta la notte è stato passato il quartiere periferico di Librino, un intero agglomerato della periferia sud della città, considerato il più redditizio “supermarket” della droga.

I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 35 persone per i reati di associazione mafiosa, armi e traffico di stupefacenti, ritenute organiche al gruppo dei Nizza, capeggiato da Andrea Nizza, irreperibile dal dicembre 2014 ed inserito nell’elenco dei “latitanti più pericolosi” del Ministero dell’Interno.

Nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dal 2014 al 2016, è stato sequestrato un arsenale costituito da oltre 50 armi, tra pistole, fucili e mitragliatrici, e sono state accertate le dinamiche del gruppo mafioso, soprattutto in relazione alla gestione di numerose “piazze di spaccio” cittadine.

Il gruppo facente capo ai fratelli Nizza, negli ultimi anni, era riuscito a creare un vero e proprio “cartello” della droga con il monopolio delle “piazze di spaccio” nei quartieri di Librino, San Giovanni Galermo e San Cristoforo, e, grazie ai cospicui profitti derivanti da tale attività, aveva acquisito un peso notevole all’interno del clan Santapaola, essendo in grado di reclutare e retribuire centinaia di affiliati e di acquistare ingenti quantitativi di stupefacente da immettere sul mercato catanese garantendosi rilevanti flussi di denaro in contanti, prontamente riutilizzabili per investimenti economici e finanziari.

Oltre le piazze di spaccio gestite direttamente da Andreea Nizza, l’attività investigativa ha consentito di disarticolare ulteriori tre  “piazze di spaccio” rifornite dallo stesso clan: una facente capo ai fratelli Arena in viale San Teodoro; la seconda facente capo ai fratelli Dario e Giovanni Caruana e Giuseppe Nicolosi in viale Grimaldi; la terza gestita dalla famiglia Marino in viale Librino.

E’ stata accertato come l’attività di traffico e vendita di cocaina e marijuana fosse funzionale al sostentamento degli affiliati già detenuti e al mantenimento degli associati al pari di una vera e propria retribuzione.