Morto un diciottenne

Bomba davanti ad un distributore di tabacchi, si costituisce il complice della vittima

E’ un 19enne, coetaneo della vittima, il complice di Agatino Cristian Giustino morto due giorni fa per l’esplosione di un ordigno che avevano piazzato davanti a una rivendita automatica di sigarette di una rivendita di tabacchi nel popoloso rione di Librino a Catania.

Il giovane, che era stato identificato lo stesso giorno dai carabinieri che lo cercavano, si è costituito ieri. Dopo l’interrogatorio il 19enne è stato denunciato per tentativo di furto aggravato, detenzione e trasporto illegale di materiale esplodente e per morte per conseguenza di altro reato.

Le fasi del drammatico colpo erano state riprese dalle telecamere di sicurezza che hanno filmato la raccapricciante scena dell’esplosione della bomba al distributore automatico delle sigarette nel rione di Librino, a Catania, costata la vita ad un presunto ladro, un giovane di 18 anni. La vittima, secondo la ricostruzione dei carabinieri, aveva da poco sistemato l’ordigno, insieme al un complice, scampato alla deflagrazione e ora costituitosi.

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La scena della tragedia

Nel filmato si vedono due giovani, con il volto travisato, arrivare con uno scooter in viale Moncanda e collocare un pacco, che poi si rivelerà un ordigno, davanti al distributore automatico. Si allontanano, uno verso destra e l’altro verso sinistra, in attesa dell’esplosione, che non avviene subito. Uno dei due torna indietro e in quel momento la bomba deflagra centrandolo in pieno e uccidendolo sul colpo. Pezzi del distributore sono scaraventati con violenza contro auto e balcone, danneggiandoli. Il complice fugge con lo scooter con cui era arrivato. Una dinamica che fa pensare a militari dell’Arma all’azione di due ladri poco esperti nell’uso di esplosivi.

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I tanti assalti alla tabaccheria

Il rione è tra quelli considerati ad alto rischio criminale, e la tabaccheria, di proprietà da un quarto di secolo della madre di un esponente del M5s al Consiglio Comunale di Catania, Graziano Bonaccorsi, è stata oggetto di una decina di ‘assalti’ da parte di criminali. La vittima, senza precedenti penali, non aveva con se documenti né cellulare e solo nella tarda mattinata è stato possibile identificarlo ma sono in corso le ricerche dei militari dell’Arma per rintracciare il complice, che, potrebbe aver trovato riparo da qualcuno.

La preoccupazione del sindaco

“Malgrado il valoroso e costante impegno della magistratura e delle forze dell’ordine – ha commentato il sindaco, Salvo Pogliese – il gravissimo episodio di Librino ripropone in tutta la sua drammaticità le questioni della sicurezza e delle garanzie sociali. La giovane vita spezzata nella strada senza sbocco della violenza e della sopraffazione deve fare riflettere tutti perché a Librino, come in ogni parte della Città, deve potersi affermare la cultura del rispetto delle persone, delle regole del vivere civile e della legalità”. Il sindaco ha anche espresso “piena solidarietà al consigliere comunale Graziano Bonaccorsi, che deve potere continuare a testa alta nella sua attività imprenditoriale, sentendo vicine le istituzioni”.

Le indagini sono condotte dalla Procura distrettuale di Catania mentre i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia di Fontanarossa avrebbero ormai ultimato i rilievi per ricostruire quegli istanti  drammatici e magari svelare, attraverso l’esame dei frammenti dell’ordigno, risalire ai possibili fornitori.

 

 

 

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