L’ingegnere Gabriele Ragusa si è dimesso da direttore dell’Ufficio del Genio civile di Catania. Le dimissioni arrivano dopo l’indagine interna avviata ieri dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per accertare omissioni dei vertici di quell’Ufficio negli interventi di somma urgenza sui fiumi della provincia etnea.
Lo stesso governatore ha inoltre disposto l’immediata sostituzione di Ragusa dalla carica di commissario del Parco dell’Etna, a seguito della vicenda, finita sulla stampa, per la ritardata autorizzazione alla Vodafone di registrare uno spot pubblicitario proprio del vulcano.
Resta in bilico la sorte del capo Ufficio del Genio civile di Palermo e dello stesso direttore generale del dipartimento Tecnico della Regione.
Pesanti le parole usate ieri dal Presidente della Regione. “Nella gestione dell’Ufficio del Genio civile di Catania emergono ipotesi di grave negligenza e di mala amministrazione, soprattutto in relazione alle omesse azioni preventive per la sicurezza degli alvei dei corsi d’acqua. Ho disposto un’immediata attività ispettiva affinché entro le prossime 24 ore vengano accertate le responsabilità”.
“Analoga indagine – aggiunge il governatore- ho disposto a carico dei vertici del Genio civile di Palermo, per le medesime circostanze, mentre voglio verificare la corretta attività di vigilanza esperita dal dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico. Non è più tollerabile che, per dolo o per colpa di chi ricopre ruoli di alta responsabilità, debbano pagare sempre e solo i cittadini. Da adesso, alla Regione chi sbaglia paga!”.
Il governatore aveva assunto questa posizione poche ore dopo la visita del governatore nei territori danneggiati dal nubifragio degli ultimi giorni. Nello Musumeci ha visitato le aree alluvionate del territorio di Lentini, in provincia di Siracusa. Accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, dal capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e dai sindaci dei Comuni di Lentini Saverio Bosco e Carlentini Giuseppe Stefio, il governatore si è reso conto personalmente di quanto accaduto nelle zone colpite dal maltempo. Il governatore ha ricordato i sei milioni di euro già stanziati dalla Giunta regionale come primo intervento per rimuovere le macerie, riattivare la viabilità nelle strade di particolare interesse provinciale e comunale e ripristinare le infrastrutture distrutte, ma ha rassicurato anche sui futuri provvedimenti nei confronti delle aziende danneggiate.
Oggi, intanto, il presidente della Regione è nel Catanese, per effettuare un sopralluogo nelle zone alluvionate del Calatino: Militello in Val di Catania, Scordia, Palagonia e Ramacca. Ad accompagnare il governatore il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il responsabile provinciale Giovanni Spampinato.
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