Ci sono sconfitte e sconfitte. Quella del Catania Calcio a 5 a Policoro, con il risultato di 12 a 1, è una di quelle sconfitte difficili da commentare. Una sconfitta che non si può accettare, perchè i giocatori rossazzurri questa partita non l’hanno mai giocata.

Sei gol subiti nel primo tempo, sei gol subiti nella ripresa: solo uno segnato, da Lucas, quando la partita era ormai chiusa. Catania chiude il 2016 al penultimo posto in classifica e il presidente Marletta non le manda a dire.

“Non penso ci sia qualcosa da dire. – ha detto Antonio Marletta – Prestazione vergognosa. Se i nostri giocatori non si applicano, non mettono umiltà e non trovano continuità, in un campionato così insidioso come quello di Serie A2, non andranno da nessuna parte. Nessuno in questo modo potrà diventare un giocatore di rilievo in Italia e, in questo caso, mi riferisco soprattutto agli stranieri. Chiedo a tutti di farsi un esame di coscienza”.

Emozioni, sofferenza e gioia finale al Polivalente di San Giovanni la Punta dove la Meta conclude nel migliore dei modi il 2016 con la vittoria in rimonta sulla Virtus Noicattaro con il risultato di 3 a 2. Pronti, via ed era subito la formazione di mister Samperi a dettare il ritmo rendendosi pericolosa in tre circostanze con Scheleski, Messina e Schacker, ma ad esaltarsi era il portiere avversario, bravo a negare la gioia del gol con interventi spettacolari. Gol sbagliato, gol subito e la classica regola veniva attuata dal capitano di Noicattaro, Rotondo, che con una conclusione precisa dal limite dell’area superava Tornatore.

La reazione dei padroni di casa era affidata a Scheleski che inventava un gol da cineteca con un pregevole tocco sotto per superare Di Ciaula. Le emozioni nel primo tempo però non erano finite perchè a pochi secondi dal fischio finale era Alvarez a siglare la rete del nuovo vantaggio di Noicattaro a porta sguarnita. La ripresa cominciava con lo stesso copione del primo tempo: Meta aggressiva e detentrice del pallino, Virtus Noicattaro organizzata in fase di non possesso e pericolosa in ripartenza.

Dopo un’occasione nitida non sfruttata da Schacker, complice ancora uno strepitoso Di Ciaula, era Messina a trovare la via del pari con un tap-in a ridosso del palo su una conclusione potente sempre di Schacker. Il finale convulso vedeva il forcing ripetuto della Meta che a pochi minuti dal fischio finale veniva premiato dall’intervento di mano in area di rigore di Garofalo. Espulsione e panalty trasformato con potenza e precisione da capitan Musumeci.

Una vittoria sofferta, ma per questo ancor più gratificante quella che conclude per la Meta un 2016 esaltante ed un girone d’andata più che soddisfacente. Adesso testa orientata verso il 2017 per continuare a lavorare alla ricerca di successi importanti.

Nessun problema, invece, per l’Augusta che chiude l’anno solitario al secondo posto in classifica con 24 punti. Al PalaJonio gli augustani ne fanno 13 al povero Matera: la capolista Cisternino, adesso, è lontana solo 6 punti.

Vittoria, primo posto e titolo di Campione d’inverno in Serie B. Dalla trasferta contro la Polisportiva Futura (4-1), la capolista Maritime torna col bottino pieno.  I tre punti consentono alla squadra di coach Miki di tagliare in solitaria il virtuale striscione del girone di andata. Eric (doppietta), Zanchetta e Chalo lasciano il segno con i gol che chiudono nel migliore dei modi la prima parte del campionato. Nel primo tempo i biancoblu sbloccano il risultato con un gran gol di Eric che di sinisrto, sugli sviluppi di corner, insacca sotto la traversa (16’43”). Poco dopo è il turno di Xuxa Zanchetta (17’29”). Nella ripresa la rete dei padroni di casa su rigore, seguita dai gol di Eric, Chalo che fissano lo score.

“È stata una partita molto difficile, – dichiara coach Edoardo Garcia Belda Miki contro una avversaria molto competitiva. Dal mio arrivo è la migliore formazione che abbiamo incontrato. Sono molto orgoglio del comportamento della mia squadra, in un campo ed in una situazione non semplice”.